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INTERVISTE MILAN

Jacobone: “Il Milan è bipolare. Panchina? Ecco il vero nome dei rossoneri”

Zlatan Ibrahimovic, consulente di Gerry Cardinale 03/03(2024 PianetaMilan.it
Intervistato da Calciomercato.com, Alessandro Jacobone ha parlato del Milan dei rumors di mercato che coinvolgono i rossoneri
Francesco Aliperta Redattore 

Intervistato da Calciomercato.com, Alessandro Jacobone ha parlato del Milan e del momento che vivono i rossoneri di Pioli: "Lo ripeto da settimane, senza fare polemiche sulle scelte dell’allenatore, il Milan è in un momento storico dove ha perso l’obiettivo principale, con lo Scudetto andato meritatamente all’Inter. Ho lamentato da tempo il bipolarismo di questa squadra, che va a fasi alterne. Pioli aveva detto che i calciatori si gestivano in autonomia in alcune partite e questo lo si vede in campo e così il Diavolo alterna partite brillanti ad altre meno lucide, in cui le difficoltà in difesa sono sempre le stesse. Il Milan si trascinerà così fino al termine della stagione. L’unica cosa che può alterare il tutto è un cammino vincente in Europa League. Ormai gli stimoli nascono per le singole sfide e preparare le partite per Pioli non è facile vista questa volubilità".

Il noto giornalista ha poi continuato: "Cardinale mi sembra che sia stato abbastanza chiaro, ma è evidente che tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare. Se sei visionario, imponendo qualcosa di nuovo, è chiaro che vieni visto come uno diverso. L’innovazione che vuole portare Cardinale ha funzionato in America e non vedo perché non debba funzionare in un calcio malato come quello della Serie A. Il milanista non deve far altro che sperare che questo tutto predicare bene diventi anche un razzolare bene. La crescita del Milan, indipendentemente da questa stagione, si vede. La squadra ha una base ed è stata costruita tecnicamente in maniera idonea. Lo vediamo dai gol di giocatori come Jovic e Okafor, che sono secondo linee. Questo vuol dire che il mercato del Milan non sia stato insufficiente, bensì solo incompleto. Mi aspetto dunque il completamento della rosa questa estate".


E sul mercato?

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Jacobone ha poi aperto una parentesi sul mercato, in particolar modo su Joshua Zirkzee, attaccante del Bologna: "E’ interessante il fatto che il Milan stia utilizzando una tattica di corteggiamento affinché il giocatore senta proprio la voglia del club di portarlo in rossonero. Questo so che è stato gradito, ma è prematuro dire se questo basterà. So però per certo che lui vorrebbe continuare a giocare in Serie A e se si dovesse fare l’accoppiata con Thiago Motta, sarebbe l’ideale per un calciatore che farebbe il salto in una grande. Zirkzee ha dimostrato di non aver paura di San Siro e potrebbe farlo con un allenatore che lo ha esaltato, sarebbe una confort zone utile per la sua crescita. Mi risulta, inoltre, che il Bayern non vuole riportarlo a casa".

Mentre, per il prossimo allenatore del Milan: "Io so che il Milan sta lavorando a fari spenti su De Zerbi. Questo lo fa conscio del fatto che lui vuole tornare in Italia. Ricordiamo inoltre che il suo vice è Andrea Maldera, un frequentatore del mondo Milan. I rossoneri ci vogliono provare, ma non mancano le difficoltà: c’è una clausola da 13 milioni che per un allenatore sembrano tanti, ma se vuoi programmare un futuro, non puoi fermarti a questa cifra trattabile. Il Milan ci proverà".

Infine, Jacobone ha concluso con un pensiero sulla possibile cessione di uno dei top player fra i rossoneri: "Non c’è una grossa necessità di vendere i big. Però finché non ci saranno altre forme di ricavo il player trading avrà una sua importanza sulla voce ricavi del Milan. Tutto dipenderà chiaramente dalle offerte, perdere un giocatore di prima fascia è un danno quindi serve una cifra irrinunciabile. Una cifra che poi ti porti a rafforzare la squadra con profili che non possono più essere solo scommesse. A questo Milan bisogna aggiungere giocatori che sappiano gestire insieme all’allenatore i momenti down della stagione, che è quello che si vede nell’Inter, che gioca bene, ma sa anche fare la ‘provinciale’. Questo succede perché hai giocatori d’esperienza. Mi aspetto pochi innesti, ma con più qualità e importanza". LEGGI ANCHE: Milan, Cardinale rivoluziona tutto? No, solo qualche aggiustamento >>>

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