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Juventus, Fagioli travolto dalla vergogna per le scommesse: e sull’amico Tonali dice che …

Nicolò Fagioli Juventus
Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, è tornato a parlare del caso scommesse, toccando anche il tema dell'ex Milan Sandro Tonali
Fabio Barera Redattore 

Nicolò Fagioli, centrocampista della Juventus, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni del quotidiano 'La Gazzetta dello Sport', tornando a parlare del caso scommesse e dell'ex centrocampista del Milan, Sandro Tonali. Ecco, di seguito, le sue parole in merito.

Juventus, Fagioli: "Io e Tonali demoni? Abbiamo fatto male a noi stessi"

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"È cominciato tutto come un gioco. Scommettevo, tanto, ma non sulla mia squadra o su di me. Non volevo violare dei principi ai quali credo. So che sembra grottesco che io usi questa parola, ma per me è importante. Pensavo che giocare al calcio e alle scommesse, se le due rette non si incrociavano, non fosse grave. Non ho fatto male allo sport, non ho condizionato risultati o leso diritti di altri".


"Non ne ho mai parlato con nessuno perché mi vergognavo. Ho perso completamente il controllo di me stesso nel gennaio 2023. Giocavo male, mi allenavo peggio. La testa era altrove. Mi faceva schifo quello che stavo vivendo, ma non potevo farne a meno. Il centro della mia vita erano le scommesse, non più il calcio. Mi sentivo capovolto. Se sbagliavo un passaggio, mi dicevo che la colpa era di quell’ossessione".

"Mi è dispiaciuto che certi giornali abbiano descritto me e Tonali come due demoni. Io ho fatto male solo a me stesso. Non ho truccato partite, non ho condizionato risultati. Ho sbagliato, giocando su siti illegali e ho perso un sacco di soldi. Perché lo so, ma lo sapevo anche allora, che con quei giochi si perde e basta. E non solo denaro. Mi facevo schifo, mi sentivo un cretino. Ma non potevo farne a meno.

"Quando si può sconfiggere la dipendenza? Non lo so, forse mai. So che io non ho smesso e non smetto di combatterla. Sarei un bugiardo se dicessi che non riaffiora, che non fa sentire ogni tanto il suo canto seducente. Ma ora lo domino pensando semplicemente a quanto male mi ha fatto. E so che non esiste “lo faccio una volta sola” perché quella biscia ti avvinghia e non ti molla più. Penso ora che il gioco sia una cosa da sfigati". LEGGI ANCHE: Milan, fissato il prezzo per Theo Hernandez: ma bisogna risolvere questo caso ...

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