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Carlos Bacca, attaccante del Milan nella stagione 2016-2017 (credits: GETTY Images)
Il 23 dicembre 2016, quando il Milan ha vinto l’ultima Supercoppa italiana nella finale di Doha contro la Juventus, Carlos Bacca era tra i titolari rossoneri. L’attaccante colombiano è stato uno dei giocatori più importanti di un periodo di certo non brillante nella storia del Diavolo. La punta ha rilasciato un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' parlando della sfida di questa sera e dell'arrivo di Sergio Conceicao al Milan.
«Quello è probabilmente il ricordo più bello della mia esperienza rossonera. Disputammo una grande gara contro un’avversaria forte e riuscimmo a batterla mostrando grande cuore».
«Manuel era giovane, ma era destinato a diventare il grande giocatore che è adesso. Aveva iniziato ad allenarsi con noi dopo le giovanili perché Brocchi aveva visto in lui delle qualità. Ha sfruttato al massimo le sue chance e ora sta mostrando il suo valore con la Juve e con la Nazionale. È uno dei centrocampisti che fanno la differenza nel calcio italiano. Parlo con Calabria con Donnarumma, Locatelli e Cutrone. Sono stati grandi compagni e persone fantastiche. Al Milan auguro il meglio».
«Dura perché la formazione di Motta è tosta e in campionato non ha mai perso. Ci vorrà una bella prestazione, ma sono convinto che il Milan possa arrivare in finale».
«Se al Milan i risultati non arrivano, è inevitabile che la dirigenza cambi allenatore. Fa parte del gioco... Conceicao porta una nuova idea di calcio che speriamo sia vincente e rilanci il Milan in corsa per la qualificazione alla Champions. Il club più grande d’Italia deve sempre avere l’obiettivo di lottare per lo scudetto e di partecipare alla Champions».
«No. Dentro di me ho solo l’orgoglio di aver indossato la maglia di uno dei club più importanti del mondo. Sono sicuro di aver dato il massimo. E quella Supercoppa è davvero un bel ricordo». LEGGI ANCHE: Milan, da Fonseca a Conceicao: si va verso una rivoluzione? Ecco perché
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