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Juventus-Milan, Conceicao: “I giocatori non sono bambini. Devono capire che …”

Supercoppa Italiana Juventus-Milan Conceicao intervista
Sergio Conceicao, allenatore rossonero, ha parlato a 'Radio TV Serie A con RDS' alla vigilia di Juventus-Milan della Supercoppa Italiana
Daniele Triolo Redattore 

Sergio Conceicao, allenatore rossonero, ha parlato a 'Radio TV Serie A con RDS' alla vigilia di Juventus-Milan, seconda semifinale della 'Final Four' della Supercoppa Italiana in programma domani, alle 20:00 ora italiana, all'Al-Awwal Park di Riyadh (Arabia Saudita). Ecco, dunque, le dichiarazioni del tecnico portoghese del Milan.

Supercoppa Italiana, Juventus-Milan: così Conceicao alla vigilia

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Sull'obiettivo finale per il Diavolo: "Per essere in finale dobbiamo battere la Juve. Loro sono una squadra con molta qualità a livello individuale, con giovani bravi. Non fanno tanti gol, ma ne prendo anche pochi e sono la miglior difesa in Italia. Noi dobbiamo lavorare per affrontare queste caratteristiche. Poi noi abbiamo la nostra strategia. Vero, non abbiamo tanto tempo, ma abbiamo fatto alcune piccole cose che a me piacciono per vincere queste partite. Testa alta, molta voglia, molta fame, disponibilità per passare e andare in finale".


Su come entrare nella testa dei giocatori: "Noi facciamo il nostro lavoro, i giocatori anche. Loro devono capire che non sono bambini, ma uomini. Devono capire che, okay, l'allenatore si prende le responsabilità al di fuori per tutti e io le prenderò, ma dentro lo spogliatoio se le devono prendere tutti, perché tutti siamo responsabili. E loro anche, perché sono degli uomini eh... Molti sono già padri, poi arrivano sul campo e sono dei ragazzini che hanno bisogno che qualcuno gli entri nella testa?! Vero, dobbiamo entrargli nella testa, perché capiscano cosa vogliamo noi dalla squadra con il lavoro. Poi sono professionisti e devono farlo. Io ho cinque figli, uno dei quali gioca dall'altra parte. Loro sono nel Milan, devono essere all'altezza di questo grandissimo club e della sua storia, e devono fare il loro lavoro, essere professionisti al massimo. Se fanno così, io prenderò tutte le responsabilità: non c'è problema. Se non fanno così, già sarà più difficile".

"Tanti schemi in cui mettere le pedine: vedremo quali dall'inizio"

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Sulle insidie tattiche può portare alla Juventus di Thiago Motta: "Non posso dirlo (ride, n.d.r.). 4-3-3, 4-4-2, 3-5-2, 3-4-3, 5-4-1: ci sono tanti schemi in cui mettere le pedine che noi pensiamo siano le migliori, poi capiremo quali da inizio partita e quali in corso. Dobbiamo capire i momenti del gioco: questo è importante. Non abbiamo avuto tanto tempo per lavorare su certe cose, ma siamo stati incisivi su quello che io penso serva per vincere la partita di domani. Andiamo avanti fiduciosi".

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