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Ricardo Kakà, ex calciatore rossonero, è intervenuto sul canale Twitch del Milan (Getty Images)
Ricardo Kakà, ex trequartista rossonero, ha parlato attraverso il canale Twitch ufficiale del Milan. Queste le sue dichiarazioni.
Sul gol contro l'Atletico e sul ritorno in Champions: "Mi dispiace sentire che è mio ultimo gol in Champions del Milan, ma è sempre un bel ricordo. Sono molto affezionato a questa competizione e non vedo l'ora di tifare i Milan e chissà che possa tornare a vincere la Champions. Ci sono partite difficili, la Juve è un avversario diretto. Il Milan può vincere questa partita e tornare in Champions ed è questo che mi auguro".
Sul Milan di quest'anno: "Quest'anno per la pandemia sono riuscito a vedere tante partite. Ho visto una squadra bella, che ha iniziato forte ed è normale perdere un po' di punti vista la gioventù. Adesso è il momento che ci vuole l'esperienza non solo di Ibra per dare sostegno a questi ragazzi. Nel nostro Milan c'era tanto questo, un mix di esperienza e gioventù. Questa è una squadra molto forte con tanti talenti. Ibra è fortissimo, sono molto contento per Paolo, lui sta cercando di guardare le cose non solo per oggi, ma per il futuro. Pioli è stato molto bravo a togliere il meglio da ognuno e adesso c'è il momento decisivo".
Sull'essere un esempio per i tifosi: "Sono contentissimo di sentire l'affetto dei tifosi. Che altri possano usare l'esempio di un calciatore per realizzare i sogni. Tanti giovani in Italia dicono che sono stato uno dei giocatori che più adoravano vedere e questo mi riempie d'orgoglio. La mia storia con il Milan è unica e sono contento di trasmettere ai ragazzi quello che ho vissuto. Spero di poter tornare in Italia presto e di vedere le partite a San Siro con i tifosi".
Sull'essere un simbolo del Milan: "A volte non riesco a esprimere a parole quello che significa. Quando passano gli anni riesci a sentire di più quello che hai vissuto. Oggi quando guardo Milano dico 'una volta era nostra' e tutti erano orgogliosi di questa squadra. E' stato un momento speciale della mia vita".
Sul match preferito contro la Juve: "Il mio ricordo più bello è il mio primo Juve-Milan a Torino, l'anno dello scudetto del 2004. Ce ne sono altri, ad esempio a San Siro quando segno il gol in rovesciata, c'è quello che se vincevamo la partita potevamo vincere il campionato. Metto un po' di pepe: lì c'era un fallo di Cannavaro. Giocare un Milan-Juve è sempre stato un piacere immenso".
Sull'infortunio di Sheva prima di un derby: "Quando sono stato ospite a Milan Channel? Me lo ricordo, un momento difficile per Sheva che si è rotto la mandibola, è mancato in questo derby e abbiamo vinto 1-0 con il gol mio. Sono ricordi bellissimi, Sheva mi ha dato una carica in più in quella trasmissione".
Chi potrebbe aiutare il Milan contro la Juve: "Ibra ha fatto una grandissima stagione, adesso tocca a lui a portare la vittoria contro la Juve e a portare la squadra in Champions".
Dove ti trovi in questo momento? "Sono vicino a San Paolo. Adesso è migliorata un po' la situazione, negli ultimi mesi è stato pesantissimo. Stiamo pian piano facendo i vaccini e c'è la speranza che il vaccino possa aiutarci. Ci manca un po' l'organizzazione".
Sulla finale di Champions conquistata da Thiago Silva: "Sono molto amico di Thiago, ma volevo ancora vedere il Real in finale. Sono contento per il Chelsea, vedremo una finale inglese, anche se non è bello vedere sempre loro lì. Sono un esempio per tutti e sono certo che Thiago possa fare una grandissima finale. Ha perso l'anno scorso e spero possa avere il piacere di vincerla quest'anno".
Ancora su Juve-Milan: "Vedo molto più la partita tra due squadre che hanno grandissimi giocatori. Certo che Ibra e Zlatan sono protagonisti, ma vedo le squadre che lottano per la Champions. Ci sono più questi ingredienti che i singoli".
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