Simon Kjaer, difensore del Milan, ha rilasciato una bella e lunga intervista in esclusiva ai microfoni del 'Corriere della Sera' oggi in edicola. Queste le dichiarazioni integrali del centrale danese.
INTERVISTE
Kjaer: “Milan, sogno lo Scudetto. Rinnovo? Vorrei restare qui a lungo”
Simon Kjaer, difensore centrale del Milan, ha rilasciato una bella e lunga intervista ai microfoni del 'Corriere della Sera' oggi in edicola
Kjaer sul salvataggio in campo dell'amico Christian Eriksen alla gara d'esordio negli Europei: «Non sono un eroe. Ho fatto solo quello che dovevo fare, senza pensarci, come avrebbe fatto chiunque altro».
Kjaer sui ricordi che ha di quel giorno: «Prima la festa, poi il silenzio. Era un giorno storico per tutti noi danesi, la prima partita dell’Europeo, in casa nostra. Poi è successo quello che è successo. Ho avuto la prontezza di restare lucido, come tutti i miei compagni. È stato un lavoro di squadra, avremmo fatto ovviamente lo stesso se fosse stato un avversario. Tutto qua. L’unica cosa che conta è che Christian ora stia bene. Solo quello è importante».
Kjaer su come ha agito nell'occasione con il sangue freddo: «L’ho fatto senza riflettere. L’istinto mi guidava e ho fatto quello che dovevo, automaticamente. Era la prima volta che mi succedeva, spero sia anche l’ultima».
Kjaer sul fatto che i giocatori dovrebbero imparare le tecniche di rianimazione: «Certamente. Spero che quell’immagine abbia sensibilizzato sul tema. I medici sono stati bravissimi, sono intervenuti subito, ma di sicuro sapere cosa fare in certi momenti è fondamentale. Può salvare una vita».
Kjaer sui tifosi del Milan che lo vogliono capitano rossonero: «Un capitano ce l’abbiamo già e si chiama Romagnoli. Fra noi c’è grande sintonia e sportività. Non m’interessa la fascia. Io do il massimo sempre e comunque».
Kjaer sul Milan che sarà in questa stagione 2021-2022: «La continuità ci sarà d’aiuto, ma stiamo lavorando per crescere ulteriormente. Siamo diventati più imprevedibili, più difficili da affrontare».
Kjaer sul Milan senza Gianluigi Donnarumma e Hakan Calhanoglu: «Sì, ma con Olivier Giroud davanti ci siamo rinforzati, è un grande attaccante. Ha esperienza, fame, sa fare gol. Anche in Champions League sarà utile».
Kjaer sull'obiettivo Scudetto per il Milan: «Una squadra come il Milan ha il dovere di puntare al massimo. Solo così si cresce. Io non ho mai vinto un campionato e mi piacerebbe riuscirci col Milan. Sarebbe un sogno. Ma ci sono anche gli altri. La concorrenza è forte. Davanti a tutti vedo Inter e Juventus».
Kjaer sull'importanza di Zlatan Ibrahimovic per i rossoneri: «Lui cambia le squadre da solo. Tutti insieme abbiamo iniziato un percorso. Ma non è ancora finita, ora serve un altro step».
Kjaer su Fikayo Tomori: «È migliorato molto, tatticamente e come personalità. Ora deve imparare l’italiano».
Kjaer su Mike Maignan: «Mi ha colpito. È un grande portiere, vedrete».
Kjaer su mister Stefano Pioli che è lo ha definito 'giocatore di intelligenza rara': «Forse intende che sono vecchio. Scherzi a parte, è grazie al mister se siamo cresciuti tanto. È un grande allenatore. Il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti».
Kjaer su Paolo Maldini: «Un mito. Soprattutto per chi come me fa il difensore ed è cresciuto ammirandolo».
Kjaer sul rinnovo del contratto in scadenza con il Milan: «Per me non è un problema. Io qui sto benissimo e vorrei restare ancora a lungo. Il Milan era un sogno e l’ho realizzato. Ora ci parleremo».
Kjaer sulla sintonia che regna all'interno del Milan: «È così. C’è armonia, unità. Ma soprattutto c’è voglia di lavorare. Perché senza lavoro, non si migliora».
Kjaer sull'aiuto che ottiene dai più giovani per l'utilizzo dei social: «A loro viene facile. Non mi piace mettere in pubblico le mie cose. Capisco l’importanza dei social nel 2021, ma non li amo».
Kjaer sull'Italia campione d'Europa: «Ho fatto il tifo per voi. Una vittoria meritata che darà visibilità alla Serie A, che non è più il campionato difensivo di un tempo. E la Nazionale l’ha dimostrato».
Kjaer su quanto sta succedendo ora in Afghanistan: «Impossibile restare indifferenti, non si può fare finta di nulla. Credo che come cittadini del mondo abbiamo il dovere di aiutare sempre chi sta peggio. E batterci per ciò che è giusto. Come per quanto riguarda i cambiamenti climatici. Anche lì serve una mentalità nuova».
Kjaer sulla battaglia che sta combattendo Ivan Gazidis: «Lui sa che è sempre nei nostri pensieri. Come dicevo prima, il Milan ora è una famiglia. La sua battaglia è la nostra battaglia». Nome nuovo per l'attacco del Milan: interesse per Pellegri del Monaco. Le ultime
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