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Massimo Ambrosini (ex centrocampista AC Milan) | Milan News (Getty Images)
Massimo Ambrosini, ex calciatore rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 'DAZN', emittente per cui è talent, al termine del match Lazio-Milan, terminato 2-2, analizzando in particolare quanto accaduto con Rafael Leao e Theo Hernandez, che non hanno svolto il cooling break con la squadra. A suo dire si tratta di un malessere evidente e manifestato in maniera molto forte da parte dei due. Ecco, dunque, tutte le sue parole in merito.
Sulla partita: "Il gol di Pavlovic sembrava aver cambiato l'inerzia della partita, era una partita che il Milan gestiva senza tanti pericoli. Nel secondo tempo ciò che salta all'occhio è che nel periodo di massima pressione della Lazio, il Milan non ha mostrato una reazione. Si è lasciato soffocare per troppo tempo. Dal punto di vista delle chiusure difensive c'è qualcosa da sistemare, perché tra Parma e Lazio ha preso 4 gol simili".
Sul segnale di Theo Hernandez e Leao: "Inutile che ci giriamo intorno: il malessere è evidente è si è manifestato in una forma abbastanza forte. L'immagine dei giocatori che non vanno lì non è stata bella da vedere a prescindere dal fatto che loro fossero, tra virgolette, giustificati perché erano appena entrati e non avevano bisogno di bere. Però Tammy Abraham, che era entrato insieme a loro e Musah erano con gli altri compagni a parlare, a incitarli, a chiedere informazioni. Loro no. Il malessere è qualcosa di più di una semplice esclusione. Ora, magari, non è simpatico parlare senza sapere le cose né fare allusioni di qualunque tipo. Però, quello che si è visto oggi è un qualcosa che non è bello da vedere e da giustificare per una squadra del valore del Milan".
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