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Leao: “Il Milan mi spinge a dare sempre il meglio. Voglio il Pallone D’Oro”

intervista Leao AC Milan
Rafael Leao, attaccante del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni dal ritiro negli USA, toccando diversi temi interessanti
Fabio Barera Redattore 

Rafael Leao, attaccante del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di 'ESPN', durante la quale ha toccato tanti temi interessanti. Ecco, quindi, le sue dichiarazioni.

Milan, le parole di Rafael Leao

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L’amichevole contro il Real Madrid: “L’atmosfera era davvero bella e l’ho apprezzata tanto. Ma sai, giocare col Real Madrid è sempre affascinante. È stato utile per tenersi in forma, a volte quando giochi con squadre piccole vinci 5 o 10 a 0… Per noi è molto bello giocare contro le grandi squadre”.


Futuro in MLS: “Non si sa cosa può succedere in futuro, chi lo sa? Adesso Messi ci gioca, l’ha fatto anche Zlatan. Lui stesso mi ha detto che è una lega competitiva”.

Sul Milan: “Penso che l’anno scorso potevo mostrare in ogni occasione quel che so fare. Sono più concentrato, sto capendo che devo fare ancora di più nella prossima e voglio mostrare a tutti che so alzare ancora il livello. Quando giochi per il Milan e fai bene, tutti si aspettano molto da te. Se nell’ultimo anno ho fatto bene, il prossimo non posso pensare di non fare di più. La mentalità è quella di non fermarsi mai. Ma arriva anche dal club: loro mi spingono ogni giorno e in ogni allenamento a dare il meglio. Cercano di dimostrarmi che devo essere al top e spingere me stesso per essere da Pallone D’Oro o da Champions League”.

Il pallone d’Oro: “Certo, vorrei vincerlo un giorno. Tutti i giocatori lavorano per questo”.

Sulla semifinale di Champions: “Penso che sia una guerra, perché come hai detto è una rivalità di una stessa città ed era in Champions. Non abbiamo vinto ma penso che la maggior parte dei giocatori nostri della scorsa stagione fossero tutti di 20-21 anni ed essere in quel tipo di partita era un’incredibile opportunità. Non ho parole per questo, quando vado in campo e sento la canzone della Champions di fronte ai miei amici è un momento che non posso scordare. Sì, volevamo vincere ma ognuno di noi era già orgoglioso di quel risultato”.

Imparare dagli errori: “Saremo ancora più concentrati e non vogliamo fare gli stessi errori. Abbiamo perso per dettagli e a volte basta quello per mandare tutto all’aria”.

I nuovi acquisti e la concorrenza: “I nuovi arrivi sembrano molto bravi, anche se alcuni li conosco già. Loftus-Cheek, Pulisic: loro sono forti, ma penso che in generale saremo ancor più forti rispetto alla scorsa stagione. “Mi sento bene! Questo mi motiva ancor di più a fare meglio e so che in alcune situazioni sarà il mister a mettere Pulisic nel mio ruolo. Ma nella mia testa so che lui ha le qualità per aiutare la squadra a fare la differenza come me in quella posizione. Quindi è importante avere giocatori simili di alto livello. È questo che può aiutarci a vincere trofei. Pulisic mi piace davvero tanto, mi piace chi come lui non ha fretta di liberarsi del pallone. Lui va uno contro uno, due o contro tre! È veloce e gioca bene con entrambi i piedi”.

Paragone con Cristiano Ronaldo: “È comunque impossibile paragonarci, lui ha vinto tutto. È qualcuno da vedere e imitare per i giovani portoghesi”. LEGGI ANCHE:Milan, un altro centrocampista dopo Musah? Il motivo >>>

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