Sul gol: "I tifosi mi hanno chiesto se il gol fosse regolare perché non si capiva. Poi abbiamo parlato del più e del meno. Giustamente ci sta qualche critica, fa parte del gioco".
Sul motivo per cui ha tirato. "Avevo già provato a tirare dalla distanza e la palla era uscita di un po’. La volta dopo quando ho stoppato la palla avevo già in mente di tirare, era una cosa che già prima avevo pensato e mi è uscito un bel tiro. Peccato che poi non è stato convalidato e quindi l’emozione si è un po’ persa, però è stato comunque un bel momento, un po’ rovinato dal VAR ma fa parte del gioco. È stato istinto: non ho guardato la porta perché sapevo già dov’era".
Sull'esultanza: "All’inizio ero annebbiato, non sentivo neanche i tifosi perché ero in un momento di adrenalina pura. Poi dopo si sentiva veramente tanto il pubblico. È la parte importante, che ci sostiene sempre e ci dà quella motivazione in più per aiutare in primis noi stessi , la squadra e la società".
Sugli idoli: "Io come idolo avevo Bobo Vieri, infatti guardo i suoi video su YouTube. Mi piace come giocatore, poi oggi abbiamo tante tecnologie che ci permettono di studiare i vari giocatori internazionali, come Haaland o lo stesso Lautaro. Ho avuto la fortuna di allenarmi con gente come Zapata, Iličić, Papu Gómez, Muriel… giocatori di alta fascia." LEGGI ANCHE: Milan, Camarda tra convocazione e glamour: ma è giusto per il ragazzo? >>>
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