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Leonardo, ex dirigente del Milan (credits: GETTY images)
Intervenuto in occasione del 'Festival dello Sport' a Trento, Leonardo ha parlato del suo passato al Milan e di Gianluigi Donnarumma. Queste le sue parole.
Sul 4-2-fantasia: "Fu uno slogan creato da Galliani, era molto bravo a creare queste cose. La stagione non comincia bene, era la mia prima esperienza da allenatore, detto sinceramente, forzata. Io non è che avevo tutta questa voglia di fare l’allenatore sinceramente. Era un momento di transizione e forse ci voleva una persona che conosceva bene la società, che capiva quel momento. Bisognava gestire una serie di giocatori che avevano già vinto tutto. È normale che l’ambizione non sparisce da un giorno all’altro. Abbiamo cominciato male, poi per farla breve durante una partita con la Roma in casa che perdevamo 1-0 ho spostato Ronaldinho a sinistra, Pato a destra, Inzaghi in mezzo e abbiamo fatto giocare Seedorf un po’ più da trequartista. Avevamo due mediani, Pirlo e Ambrosini, che non erano due giocatori rocciosi ma giocavano anche loro. Da lì l’idea di fare qualcosa di diverso.
Però la partita successiva era contro il Real Madrid al Bernabeu, in Champions League. Quindi tu dici '4-2-4, al Bernabeu, quando non stiamo troppo bene, non lo so se conviene'. Ero in aereo con Galliani ed eravamo seduti vicini. Lui mi guarda: 'Quindi?'. E io: 'Non so, sto pensando'. E lui mi dice: 'Non sarebbe male'. Senza specificare di cosa stavamo parlando. Allora io: 'Lo penso anch’io'. E lui conclude: 'Allora andiamo così'. E abbiamo giocato così, ed è stata la prima volta che il Milan ha vinto al Real Madrid contro il Bernabeu, abbiamo vinto 3-2. La partita era cominciata con un errore di Dida e Raul che fa l’1-0, già lì sarebbe stato da chiudersi di più, però non l’abbiamo fatto e da lì abbiamo vinto 3-2 con un gol di Pirlo da fuori aerea e una doppietta di Pato, da lì c’è stato un cambio di umore e sistema e fino quasi alla fine del campionato ci siamo goduti una squadra che veramente gioiva di giocare".
Sul trasferimento di Donnarumma al PSG: "Donnarumma, se posso dire una cosa, è una situazione difficile. Perché mi rendo conto. Ma noi non abbiamo mai contattato Donnarumma prima di giugno. Hanno comunicato che non avrebbero rinnovato, prendono Maignan, poi ci sono state cose interne che sono successe. A giugno si è parlato di questa situazione, abbiamo parlato e deciso di fare così. Non c'è mai stato un lavoro perché andasse via a zero. La vicenda Mbappé è diversa: c'è stato un lavoro, di due anni, che parlano pubblicamente di lui. Come fosse normale. Noi abbiamo comunicato tante volte al Real Madrid che non eravamo contenti. Io penso sia una cosa da sanzionare, non è normale. Stiamo parlando di uno dei migliori al mondo. Non credo sia giusto un tipo di approccio a un giocatore, così, per tanto tempo. Tutti ne parlano. Lui è all'ultimo anno di contratto, ma la loro è una mancanza di rispetto".
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