"Il Milan ha sempre ragionato così: i fuoriclasse a servizio del sistema"
—"Un percorso lungo, difficile, incerto e che sicuramente al momento è ancora molto lontano dal suo completamento. Ma il Milan ha sempre ragionato così, i Fuoriclasse al servizio del sistema, per esaltarsi reciprocamente. E col massimo rispetto per te, Rafa, parliamo di Marco van Basten, Ruud Gullit, Dejan Savicevic, Ricardo Kakà, Andriy Shevchenko. Nessun Milan che ha aperto un ciclo, ragionava su “palla a lui e preghiamo”, nonostante la qualità fosse altissima. E nessuno di quei giocatori, anche i più bizzosi, ha mai avuto il sopravvento sulla squadra e sul gruppo. E allora, caro Rafa, accetta l’enorme regalo che Paulo Fonseca, un grande allenatore, il primo che hai incontrato nella tua carriera, ti sta facendo".
"Il Mister ti sta insegnando cosa significhi dover sudare per essere titolare, come si fa sempre nelle grandi squadre. Ti sta facendo capire che non esiste solo il momento in cui tu hai la palla, ma soprattutto quello in cui ce l’hanno gli altri. Ti sta dimostrando che questa squadra vince anche senza di te e che i tuoi compagni sanno fare “i Leao” come e meglio di te, se si impegnano. Ma non lo fa né per attaccarti, né per umiliarti, né perché gli stai antipatico: lo fa, e tutti lo appoggiano, perché è il primo che sa bene che il Milan di oggi, nel gruppo di quelle che “se la giocano”, ha un solo jolly per mettere il turbo e andarsene. E quel jolly si chiama Rafa Leao".
Milan, Letizia consiglia Leao: "Nei momenti di delusione si risponde con il lavoro"
—"Lo sanno bene anche gli altri che ti criticano, ti attaccano, ti seguono al limite della decenza aspettando un tuo passo falso: hanno paura che tu cresca e possa portare il Milan su un altro livello. E ogni volta che fai un tweet, ogni volta che te ne vai senza salutare la Curva, ogni volta che esci da San Siro per primo, ogni volta che tieni la testa bassa e le cuffie nelle orecchie, gli stai dando un motivo in più per parlare male di te, per indebolirti e per indebolirci. Guarda l’entusiasmo di Okafor e persino di Chukwueze: lo scorso anno sapevano di non avere chance di giocare a prescindere dal tuo rendimento. Oggi, solo sentire il “profumo” del campo, li ha resi diversi. Te l’ho detto, non voglio giudicarti né darti lezioni: per quello, fidati del Mister, di Ibra e magari fai anche una telefonata a Oli".
"Ma un consiglio, vorrei dartelo: ai momenti di delusione, si risponde col lavoro. Diventando il primo ad arrivare a Milanello e l’ultimo ad andare via. Non siamo noi che non crediamo più in Leao, Rafa: sei tu che non hai capito ancora fino in fondo chi sei e chi puoi diventare. L’ultimo uomo che ci ha portato in Paradiso, Pippo Nostro, non aveva nemmeno un centesimo della tua “fortuna” naturale: è diventato l’attaccante più forte al Mondo solo volendolo".
"Senza privarsi delle sue passioni extra campo, ma capendo al 100% quanto prezioso fosse il tempo dedicato al calcio. E quanto pesante fosse, la maglia rossonera. Perché i Milanisti, caro Rafa, troveranno altri 10, 100, 1000 Leao, se ce ne sarà bisogno. Anche molto più forti, mi spiace dirtelo: lo insegna la storia. Ma tu non troverai mai più un altro Milan. Non perderlo così facilmente".
"Ti aspettiamo presto, già sabato al Dall’Ara, sorridente dopo un gol decisivo, coi tuoi compagni, sotto la Curva, poi dritto ad abbracciare il Mister . Lo devi a te stesso, prima ancora che a noi. Per continuare a sognare un giorno, di essere come Marco, Ruud, Pippo… Di nuovo, sul tetto del Mondo, NOI, insieme!". LEGGI ANCHE: Milan, Okafor non è una semplice risorsa. Chukwueze: è l’ora della svolta >>>
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