"Era arrivato da scommessa, da riserva indiscussa con zero possibilità di giocare titolare: se ne andrà da colonna. Con uno scudetto in tasca e il ruolo da mattatore nei festeggiamenti che lo hanno reso beniamino assoluto del popolo rossonero. Oggi a San Siro qualcuno rumoreggia, ma sbaglia: perché Krunić per questa maglia ha dato tutto, in qualsiasi ruolo e in qualsiasi condizione. E se negli ultimi mesi i risultati non sono arrivati, è perché evidentemente gli è stato chiesto troppo. Ma non è mancato né l’impegno né la serietà, mai".
"Numericamente, partisse Krunić c’è la necessità di marcare stretto il CT dell’Algeria: perché non tutti sanno che non solo Bennacer, ma anche Yacine Adli è a rischio convocazione per la Coppa d’Africa. E se già perderne uno metterebbe in difficoltà Pioli, la doppietta sarebbe micidiale, anche se tutto dipenderà anche da quale sarà il destino europeo. Per il solo campionato e per un solo mesetto, il trio Musah-Reijnders-Loftus con Pobega e la possibilità di dare qualche minuto a Zeroli e Victor, potrebbero anche essere sufficienti".
"Grazie di tutto Rade, ma che la tua cessione rappresenti non un giudizio sommario a furor di popolo, ma un’opportunità: la prima pietra da posare per una linea mediana 2024 dove la gestione del possesso e dei tempi di gioco sia la stella polare da seguire, a discapito di concetti più fisici e difensivi che non sono nel DNA della storia del nostro Milan". LEGGI ANCHE: Allenamento Milan, novità importanti sulle condizioni di Leao >>>
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