Sull'accoglienza di Tomori: "È stato molto bravo con me qui. Non conoscendo la lingua, ha tradotto molto e mi ha fatto capire come funzionano le cose. Mi ha aiutato ad ambientarmi. È molto importante che io impari la lingua. Sarà più facile nel calcio, nell'ascoltare l'allenatore, nella vita quotidiana a Milano. Il calcio è la parte più facile per me al momento. Si scende in campo e si gioca. È lo stile di vita, la ricerca di una casa è ancora in corso, ma mi sto divertendo molto".
Sull'obiettivo di riportare il Milan in alto: "Quando ero più giovane ricordo il Milan come una potenza del calcio europeo. Erano sempre in competizione per la Champions League. Ricordo che guardavo Kaká e Ronaldinho, e, nella mia testa, il Milan era sempre un grande club".
Sul rigore di Jorginho a San Siro in Champions: "Jorginho stava aspettando di battere un rigore e si sentivano fischi così forti che era incredibile. In quel momento pensi: immagina di giocare con questo tipo di supporto. Sarà incredibile. Non vedo l'ora di giocarci".
Sulla nazionale: "Voglio assolutamente giocare di nuovo per l'Inghilterra, certo che lo voglio, lo vogliono tutti. Sento che in questa stagione posso continuare a farlo, giocare molte partite e ricominciare a godermi il calcio. Poi vedremo cosa succederà, ma sono ancora super affamato di giocare a calcio, di esibirmi. Mi sento di nuovo un ragazzino, sono davvero entusiasta". LEGGI ANCHE: Milan, sirene spagnole per Saelemaekers >>>
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