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ULTIME NEWS - Giovanni Malagò, presidente del CONI, nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha parlato del coronavirus e della possibile ripresa della Serie A: "Il calcio ha diritto e dovere di fare ciò che ritiene più giusto, però il calcio mi sembra di avere l’impressione che sia solo la Serie A. È un loro diritto completare la stagione se lo ritengono opportuno, dopodiché credo sia atteggiamento responsabile prevedere un’alternativa se questo non potesse avvenire per i motivi che tutti conosciamo, lo dico senza alcuna polemica”.
Sulle parole di Gravina: "Non mi permetto di commentare le parole di Gravina, ho visto la sua intervista di ieri e non mi permetto di commentare. Gli ho già detto che è sicuramente al centro di una situazione non facile e con responsabilità importanti, lui sa qual è il mio pensiero, penso di essere stato corretto nei suoi riguardi anche da un profilo istituzionale e non credo ci sia altro da aggiungere".
Sui tamponi ai calciatori: "È evidente che se si dovesse rimettere in moto la macchina, ci dovrà essere una situazione di disponibilità dei tamponi e dei reagenti che al momento non c’è. Ma non so se tra 15-20 giorni il Paese sarà in grado di farlo, leggo tante cose in contraddizione".
Sullo scudetto: "Non assegnare lo scudetto? Mi pare una cosa di buonsenso e non riferendomi solo alla Serie A ma a tutti gli sport perché io rappresento più discipline. C’è stata una sola voce che evidentemente non ha ben interpretato le mie parole. Se il campionato si finisce è normale che si assegni lo scudetto, se come è accaduto in altri sport, non si completi la stagione credo sia giusto non assegnarlo”. Intanto novità sul futuro di Ibrahimovic, continua a leggere >>>
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