L'edizione odierna di 'Tuttosport' riporta le dichiarazioni rilasciate da Paolo Maldini, il quale ieri è stato premiato come 'miglior manager europeo' in occasione dell'evento 'Golden Boy'.
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Maldini: “Il gol di Daniel? Scritto che accadesse. Ho fatto come Galliani”
Sul ruolo da dirigente: "Non posso negare che essere stato protagonista di un pezzo di storia del Milan mi ha aiutato non poco in questo nuovo ruolo da dirigente".
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Sulle sue 'debolezze' da giovane: "L'inizio della mia carriera è stato folgorante a tutti... alcune volte anche io... sono convinti che non abbia mai attraversato momenti di crisi o sofferto problemi. Invece ci sono stati anche per me e infatti ricordo le parole di chi mi è stato vicino, oltre alla mia famiglia, e di chi ci seguiva nei momenti di difficoltà, di quelli che non mi hanno lasciato mai solo. Ecco, quella è una lezione che non dimentico perché i giovani vanno seguiti, aiutati, accuditi, rispettati".
Presente all'evento anche Alessandro Costacurta, uno dei giurati del 'Golden Boy', il quale ha parlato così di Paolo Maldini: "Ci incontrammo per la prima volta nel 1984. Si presentò come figlio di Cesare Maldini e qualche dubbio ti veniva. Ci passò subito. Siamo rimasti in ottimi rapporti e io ero legatissimo a papà Cesare e così... E così mi piacerebbe sapere quel che ha pensato sabato Paolo, quando suo figlio ha segnato al Milan".
Pronta la risposta di Paolo Maldini: "Era scritto. Era scritto che accadesse. Ma mi sono ricordato Galliani che mi ha detto come nella settimana prima di Milan-Monza abbia cercato di non muoversi per non avere emozioni in caso di gol di uno o dell'altro. Io ho cercato di fare lo stesso, di non muovere un muscolo, di non lasciar trasparire nemmeno la più piccola emozione. E credo di esserci riuscito. Ma dentro di me, da papà, non potevo che essere strafelice". Milan, questa sera c'è la Cremonese: ecco dove vedere il match in tv.
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