INTERVISTE

Mirabelli: “Ho il cuore nerazzurro. Inter, in Champions puoi farcela”

Daniele Triolo Redattore 

Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan ma a lungo osservatore per l'Inter, ha parlato della finale di Champions League

Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan nella stagione 2017-2018, ma, in precedenza, osservatore per l'Inter (2011-2016, con la parentesi di una stagione in Inghilterra al Sunderland), ha parlato, in esclusiva, per 'ItaSportPress.it'. Argomento, l'imminente finale di Champions League dei nerazzurri di Simone Inzaghi contro il Manchester City ma non soltanto. Ecco, dunque, le dichiarazioni di Mirabelli sull'Inter.

Sulla scoperta di Hakan Çalhanoğlu quando lavorava per l'Inter: il turco, poi, però, è finito al Milan: "Andai a vederlo per l’Inter ed era fatta. Poi ci fu un problema dovuto alla sua squalifica per 4 mesi per doppio tesseramento (giocava nel Karlsruhe e aveva firmato un contratto con il Trabzonspor n.d.r.) e l'affare saltò. Poi io passai al Milan di Marco Fassone e portai il turco in maglia rossonera. Alla fine all'Inter è andato lo stesso e il club nerazzurro ha fatto un colpo gigantesco perché Hakan è un vero campione. È stato un doppio strappo Inter-Milan, ma posso dire che con me al Milan Çalhanoğlu avrebbe rinnovato il contratto e sarebbe rimasto".

Sugli altri giocatori fatti arrivare in nerazzurro: "Segnalai il bomber Lautaro Martínez, ma anche Stefan de Vrij quando stava al Feyenoord. Feci arrivare all'Inter Marcelo Brozović dalla Dinamo Zagabria. Portarlo non fu facile visto che c'era un po' di scetticismo sul croato. Ma io insistetti tanto per portarlo a Milano e ricordo il messaggio di Piero Ausilio di preoccupazione quando eravamo vicini alla fumata bianca. Lo rassicurai e lo prelevammo in coppia con Perišić che adesso potrebbe anche tornare all'Inter. Per Brozović ho lottato così tanto che alla fine ho persino messo in gioco anche il mio incarico. Oggi Marcelo è un calciatore top che sa fare entrambi le fasi. Non fu un acquisto sbagliato ...".

Sull'Inter che, contro il Manchester City, potrebbe vincere la battaglia a centrocampo: "Certo e francamente mi auguro che il gioco lo comandi l’Inter. Sulla carte tutti dicono che ha già vinto il Manchester City, io invece sostengo che la finale è aperta. L’Inter può fare lo scherzetto al City anche perché è una finale secca e la tensione sarà altissima. Inzaghi ha i calciatori per mettere in difficoltà la squadra di Pep Guardiola. Auguro di tutto cuore ai miei amici Piero Ausilio e Javier Zanetti di alzare la coppa. Ho il cuore nerazzurro e naturalmente oltre che tifare per una squadra italiana sarei doppiamente felice di una vittoria dell'Inter".


Sulla sorpresa del vedere l'Inter in finale: "Non sono affatto sorpreso, la squadra di Inzaghi ha meritato questo traguardo".

Su quante chance realmente hanno i nerazzurri contro la corazzata Manchester City: "Partono alla pari, 50 e 50"

Sui punti deboli della squadra inglese: "Di essere la super-favorita. Avranno una pressione enorme e questo è un punto debole, direi meglio uno svantaggio". "Non vuole restare": un big spaventa il Milan >>>