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Maximilian Ibrahimovic: “Conta solo il Milan. Maldini una leggenda. Leao …”

Maximilian Ibrahimovic, figlio di Zlatan Ibrahimovic e attaccante del Milan Primavera (Getty images)
Maximilian Ibrahimovic, figlio di Zlatan e calciatore del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista raccontandosi a 360°
Fabio Barera Redattore 

Maximilian Ibrahimovic, figlio di Zlatan e calciatore del Settore Giovanile del Milan, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di 'Sportbladet', noto quotidiano svedese, raccontandosi a tutto tondo. Ecco, dunque, le sue parole in merito.

Maximilian Ibrahimovic: "Giocare per il Milan è speciale. Quel gol nel derby ..."

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Quando hai iniziato a giocare a calcio? "Ho iniziato piuttosto tardi, avevo nove anni. Ho iniziato in un club locale in Francia, a Parigi. Sono rimasto lì per qualche mese, forse per un anno. Poi ho giocato nell’academy del PSG. Dopo sono passato all’academy del Manchester United. Dopo ci siamo trasferiti negli USA, ho giocato in un club locale a Los Angeles. Poi per gli ultimi mesi ho giocato per i L.A. Galaxy. Poi mi sono trasferito in Svezia, sono andato all’Hammarby. E infine mi sono trasferito in Italia per giocare con il Milan".


Così giovane e già con così tante esperienze in giro per il mondo… "Ho bei ricordi dappertutto, ma è al Milan dove mi sono sentito meglio. Giocare per il Milan è davvero speciale. È uno dei club più grandi di tutti i tempi, non ci sono molti altri club che possono reggere il confronto".

Il gol nel derby e l’esultanza: "Quando ho segnato contro l’Inter ho baciato la maglia: fare gol nel derby è molto speciale. Non posso fare altro che ringraziarli".

"Odiavo il calcio, era la peggior cosa al mondo per me"

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Il suo rapporto con il calcio: "Fino ai miei 11 anni odiavo il calcio. Pensavo fosse la peggior cosa al mondo. Poi ad 11 o 12 anni mi è iniziato a piacere. Era così, lo odiavo e basta. Niente mi sembrava giusto, era tutto sbagliato. Venivo sempre paragonato a mio papà. Non mi ci trovavo, ma poi ho trovato l’amore per questo sport. Un giorno mi sono svegliato e c’è stato questo “click” nella mia testa, è successo".

Tutti conoscono tuo padre, mentre tua mamma no. Cos’è lei per te? "È la numero uno. È speciale. Senza di lei la famiglia non esisterebbe".

È il tuo modello? "Sì, in un certo senso. Per me è la migliore. Supporta sia me che Vincent (il fratello, ndr) e tiene unita la famiglia".

Maximilian Ibrahimovic: "Leao il mio idolo. Papà mi ha detto ..."

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Invece in campo chi è il tuo idolo? "Non posso dirne solo uno… Leao, Neymar e Ronaldinho".

Vuoi diventare il nuovo Leao? "Voglio essere me stesso. Ma se dovessi riuscire a fare tanto di quello che fa Leao sarei sicuramente felice. Quando lo vedo rimango davvero senza parole, è veramente speciale. Non lo conosco personalmente ma ci siamo allenati insieme qualche volta in prima squadra".

Com’è allenarsi con i grandi? "Anche questo è speciale. La prima volta mi sono sentito come un bambino in un negozio di caramelle. Ora ci ho fatto un po’ l’abitudine, vedo gli altri giocatori in un’ottica di competizione".

Qual è stata la cosa migliore, crescendo, di avere Zlatan come papà? "Meno di quanto pensiate. Mi ha dato sempre buoni consigli, è tutto. La cosa più difficile è credere che sei veramente nell’ombra e pensare a tutte le grandi cose che ha fatto. Invece io mi concentro solo su me stesso e quello che faccio, senza paragonarmi a lui o chiunque altro”.

Chi è più forte, tu o tuo fratello minore Vincent? "(Ride, ndr). Probabilmente Vincent ha più talento, diventerà un buon giocatore. Non c’è pressione su di lui (ride, ndr). Lavora duro ogni giorno e ancora non se ne parla. Sarà speciale”.

"Per me conta solo il Milan"

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Qual è il tuo sogno calcistico? "Voglio vincere e diventare uno dei giocatori più forti. Miro in alto, voglio essere tra i migliori":

Oltre al Milan hai simpatie anche per altre squadre? "Conta solo il Milan".

Qual è la parte migliore di Milanello? "Milanello è speciale. Lo conosco da tanti anni. Le strutture sono le stesse di quando Maldini e tutte le altre leggende erano lì, è lo stesso stile che contribuisce ad avere quest’atmosfera da anni ’80. È speciale".

Qual è la star del Milan di oggi? "Ci sono molte star. Non posso sceglierne uno, c’è tanta qualità in tanti ruoli".

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