"Odiavo il calcio, era la peggior cosa al mondo per me"
—Il suo rapporto con il calcio: "Fino ai miei 11 anni odiavo il calcio. Pensavo fosse la peggior cosa al mondo. Poi ad 11 o 12 anni mi è iniziato a piacere. Era così, lo odiavo e basta. Niente mi sembrava giusto, era tutto sbagliato. Venivo sempre paragonato a mio papà. Non mi ci trovavo, ma poi ho trovato l’amore per questo sport. Un giorno mi sono svegliato e c’è stato questo “click” nella mia testa, è successo".
Tutti conoscono tuo padre, mentre tua mamma no. Cos’è lei per te? "È la numero uno. È speciale. Senza di lei la famiglia non esisterebbe".
È il tuo modello? "Sì, in un certo senso. Per me è la migliore. Supporta sia me che Vincent (il fratello, ndr) e tiene unita la famiglia".
Maximilian Ibrahimovic: "Leao il mio idolo. Papà mi ha detto ..."
—Invece in campo chi è il tuo idolo? "Non posso dirne solo uno… Leao, Neymar e Ronaldinho".
Vuoi diventare il nuovo Leao? "Voglio essere me stesso. Ma se dovessi riuscire a fare tanto di quello che fa Leao sarei sicuramente felice. Quando lo vedo rimango davvero senza parole, è veramente speciale. Non lo conosco personalmente ma ci siamo allenati insieme qualche volta in prima squadra".
Com’è allenarsi con i grandi? "Anche questo è speciale. La prima volta mi sono sentito come un bambino in un negozio di caramelle. Ora ci ho fatto un po’ l’abitudine, vedo gli altri giocatori in un’ottica di competizione".
Qual è stata la cosa migliore, crescendo, di avere Zlatan come papà? "Meno di quanto pensiate. Mi ha dato sempre buoni consigli, è tutto. La cosa più difficile è credere che sei veramente nell’ombra e pensare a tutte le grandi cose che ha fatto. Invece io mi concentro solo su me stesso e quello che faccio, senza paragonarmi a lui o chiunque altro”.
Chi è più forte, tu o tuo fratello minore Vincent? "(Ride, ndr). Probabilmente Vincent ha più talento, diventerà un buon giocatore. Non c’è pressione su di lui (ride, ndr). Lavora duro ogni giorno e ancora non se ne parla. Sarà speciale”.
"Per me conta solo il Milan"
—Qual è il tuo sogno calcistico? "Voglio vincere e diventare uno dei giocatori più forti. Miro in alto, voglio essere tra i migliori":
Oltre al Milan hai simpatie anche per altre squadre? "Conta solo il Milan".
Qual è la parte migliore di Milanello? "Milanello è speciale. Lo conosco da tanti anni. Le strutture sono le stesse di quando Maldini e tutte le altre leggende erano lì, è lo stesso stile che contribuisce ad avere quest’atmosfera da anni ’80. È speciale".
Qual è la star del Milan di oggi? "Ci sono molte star. Non posso sceglierne uno, c’è tanta qualità in tanti ruoli".
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