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MILAN NEWS - Le rivelazioni di Giorgio Perinetti, noto dirigente sportivo, raccontate ai microfoni di 'Radio Musica Television'. Ha parlato in primis di calciomercato, poi di Krzysztof Piatek nelle esperienze tra Milan e Genoa, e un antico rimpianto George Weah.
Su Krysztof Piatek: "Il giocatore si esalta in determinati ambienti come il Genoa, dove aveva tante motivazioni, era aiutato dalla squadra, che giocava con lui e soprattutto da Kouamè. Dopo 6 mesi è passato al Milan e giocare a San Siro presuppone essere un grande calciatore; ha subito la pressione. Per le sue caratteristiche il calcio di Giampaolo e di Pioli non gli è stato congeniale, se migliorasse nel gioco di squadra, potrebbe diventare un grandissimo attaccante".
Il rimpianto George Weah, quando Perinetti era al Napoli: "Weah l'avevamo praticamente chiuso con il Monaco, ma poi rinunciammo. Lo ritrovammo da avversario con il PSG e ci segnò due gol eliminandoci dall'Europa. Il suo rapporto qualità prezzo era favorevolissimo, la concorrenza non era molto forte e il Napoli sarebbe stato in grado di chiudere l'operazione. Mi piacevano tanto le sue qualità, la capacità di abbinare prestanza fisica a doti tecniche importanti. Il suo mancato approdo in azzurro è il mio più grande rimpianto".
Il calciomercato post-lockdown: "La ripresa del campionato può dare tanti spunti, da lì partono i temi del mercato. Sarà un calciomercato breve e complesso, la pandemia ha lasciato tanti segni e quindi le società saranno restie a svendere i propri giocatori. Sarà un mercato caratterizzato dall'incertezza. Quanto alle big, il Napoli è partito da gennaio, l'Inter vuole rinnovarsi e il Milan è alle prese con una nuova rivoluzione tecnica. La Juventus farà qualcosa a centrocampo con calciatori congeniali al gioco di Sarri".
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