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Abraham: “Il Milan? E’ stata una decisione molto coraggiosa”

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Tammy Abraham, attaccante del Milan, ha rilasciato un’intervista a BBC Sport, durante la quale ha riflettuto sulla sua carriera.
Redazione

Tammy Abraham, attaccante del Milan, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di BBC Sport, durante la quale ha riflettuto sulla sua carriera. Ha parlato con entusiasmo del suo passaggio al Milan, sottolineando l’importanza di giocare per un club così prestigioso. Ha anche fatto riferimento alla sua esperienza alla Roma, dove ha avuto l’opportunità di crescere e mettersi in mostra. Abraham ha poi espresso il suo amore per l’Italia, una nazione che lo ha accolto con calore e che gli ha permesso di migliorare non solo come giocatore, ma anche come persona. Ecco, di seguito le sue parole.

Su Milano e Roma:"Milano è stata fantastica. Penso che la decisione di, sai, trasferirmi qui sia stata coraggiosa. Sai, a molte persone piace uscire dalla loro zona di comfort e provare cose nuove... per tutta la vita, sono cresciuto a Londra, all'inizio ho avuto il privilegio di trasferirmi a Roma. Ovviamente ora Milano, ma voglio solo ripensare alla mia carriera dopo aver finito e dire: wow! Ho davvero vissuto in posti come Roma, Milano"


Sulla proposta di trasferirsi in Italia: "Penso di essere stato alla PlayStation con i miei amici. Ho ricevuto una chiamata, ho risposto e ho sentito: "ciao, ciao Tammy, sono Jose Mourinho. Vorresti rimanere nella piovosa Inghilterra o venire nella soleggiata Roma?" Ricordo che eravamo sono sceso al piano di sotto e, parlando con i miei genitori, avevamo ritenuto che la Roma fosse la migliore"

Su Mourinho:"José è stato uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto. Era un manager che ha sempre creduto in ciò in cui pensava e penso che come giocatore, lo senti, senti l'energia e in un certo senso compri le informazioni ed è quello che abbiamo fatto. Non mi pento di niente. Mi è piaciuto. È stato fantastico."

Sulla lingua:"Penso che la prima cosa da imparare sia la parola "solo", significa che hai tempo per prendere la tua decisione e sei da solo, sai. Niente panico. Solo"

Sul suo cambiamento come persona e calciatore da quando è in Italia: "Dico che sono mentalmente più forte. Penso che sia una bella cosa, ero un po' carente quando ero più giovane. Il modo in cui affronto le situazioni è migliorato. La principale sarebbe probabilmente quella in cui mi sono rotto il legamento crociato anteriore la scorsa stagione. Era durante l'ultima partita della stagione, avevo già prenotato le vacanze ed ero mentalmente pronto a partire con i capelli sciolti e godermi l'estate e poi, sai, l'infortunio è avvenuto negli ultimi minuti della partita. Avevo la mia famiglia, sono stato abbastanza fortunato da avere anche mio figlio, quindi penso che questo mi abbia tenuto in piedi, anche se ero sotto shock"

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