È un giocatore del Milan già da un anno Yacine Adli, ma finora è stato in prestito. Ora il francese classe 2000 è rossonero a tutti gli effetti e si è unito alla squadra già dal primo giorno. Ai canali ufficiali del Milan ha rilasciato le prime dichiarazioni da rossonero e ha dimostrato di avere subito le idee chiare. Ecco tutte le sue parole: "Sono orgoglioso di entrare a far parte di una delle società più importanti del mondo e in Italia la migliore".
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Milan, Adli: “Questa squadra è la più grande di tutte”
Sulla scorsa stagione: "È stata sicuramente complicata. In realtà tutti e tre gli anni sono stati complicati. Sono arrivato in un momento difficile per la squadra. Affrontare situazioni delicate però mi ha aiutato a crescere come uomo. Il ricordo di tutto ciò mi aiuterà in futuro a superare momenti difficili e ad andare avanti".
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Sulla chiamata del Milan: "Quando una squadra così ti chiama non importa quali giocatori ci siano al momento, vuoi solo dire sì. Avere compagni francesi è un vantaggio, ma il Milan è più importante di tutto il resto. Tutto ciò che desideravo era entrare a far parte di questa società mitica".
Sui compagni che già conosce: "Ero nelle giovanili del PSG con Fodé e Maignan, che è un po' più grande di me. L'ho visto giocare per diverso tempo, soprattutto quando ero giovane. Ho giocato un po' di più con Fodé, con cui ci conosciamo già un po'. Qui però potremo conoscerci meglio. È bello poter giocare con altri giocatori parigini".
Su Bennacer: "Lo conosco molto bene. Abbiamo lo stesso agente in comune. Penso sia un ottimo giocatore e uno dei migliori centrocampisti al momento. Quello che fa è davvero straordinario e sono sicuro che possa fare ancora di più, dimostrando a tutti di potersi fare un nome nel mondo del calcio".
Sulla voglia di scendere in campo e il ruolo: "Voglio solo poter giocare, proverò ad adattarmi in ogni posizione in cui verrò schierato. Non ho preferenze, ho già giocato in diversi ruoli. È una delle mie qualità e proverò a confermarla".
Sulla Champions League: "Giocarla è il mio sogno fin da bambino. A inizio carriera l'obiettivo di tutti è arrivare a giocarla. Sapere che potrei giocarla è fantastico. Devo preparami bene per farmi trovare pronto".
Le sue passioni: "Sono appassionato di musica da quando mio padre ha iscritto me, mio fratello e mia sorella a un conservatorio. Ho suonato il violino per quattro anni. Mia sorella suonava il piano e a me piaceva osservarla. Per cui ho sempre avuto questa passione per il pianoforte e gli strumenti".
Un posto speciale: "Villejuif è importante per me. Sono cresciuto lì e cercherò di aiutare i giovani giocatori della mia città ad avere le stesse opportunità che ho avuto io con l'associazione che cerca di condividere i nostri valori. Ora siamo reduci da tempi duri perché un giocatore della nostra associazione, Zinedine, è venuto a mancare. Quindi ancora una volta ci tengo a esprimere le mie condoglianze e spero riposi in pace".
Su Zidane e l'esperienza in Ligue 1: "È un giocatore che ho ammirato tantissimo e che ho guardato tanto. Ho giocato 3 anni a Bordeaux e ho giocato 100 partite in Ligue 1 quindi ho guadagnato esperienza. Ora sono arrivato in un club completamente diverso con un gruppo di giocatori fantastici. Ora devo abituarmi e essere pronto per aiutare il coach e la squadra e guadagnarmi un posto in prima squadra".
Sul Milan della passata stagione: "La scorsa stagione ho guardato tutte le partite della squadra. Un sacco di giocatori sono cresciuti come Rafael Leao e Theo Hernandez, ma penso che la forza della squadra sia stata il lavoro di squadra. È quello che ha fatto la differenza la scorsa stagione. Abbiamo visto grandi giocatori come Kalulu, con cui ho giocato nelle selezioni giovanili della Francia e ha avuto una grande stagione".
Chi vorrebbe incontrare al più presto: "Non ho un giocatore che voglio incontrare a tutti i costi ma spero di poter lavorare con tutti".
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