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Ex Milan, Albertini lapidario sullo Scudetto. “Reijnders come Rijkaard? Non farei…”

Demetrio Albertini AC Milan
Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, a margine della conferenza stampa di presentazione del Gran Galà del Calcio 2024
Emiliano Guadagnoli Redattore 

Demetrio Albertini, ex centrocampista del Milan, a margine della conferenza stampa di presentazione del Gran Galà del Calcio 2024, ha parlato ai media presenti all'evento. Ecco le parole rilasciate al nostro inviato Stefano Bressi.

Fonseca può diventare un top allenatore?

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"Se vincerà uno scudetto sì. Il lavoro dell'allenatore dipende dai risultati. Se Fonseca lo troveremo nella lista dei migliori allenatori, vorrà dire che avrà vinto il campionato. Mi sembra molto lineare, a volte da fuori giudichiamo quello che vorremmo e non quello che è realmente. Gestire un gruppo di giocatori nel quotidiano non è semplice, infatti io non ho voluto fare l'allenatore. Quello che sta mancando al Milan è la continuità, fa partite straordinarie e poi perde punti come è successo a Cagliari dopo il Real Madrid. Quando si cambia allenatore può succedere di non raggiungere subito i risultati sperati all'inizio e quindi è presto per giudicarlo".


Si può vincere lo Scudetto?

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"Secondo me, per quello che ha fatto vedere finora, no, ma il cammino è ancora lungo. Vedo altre squadre più solide e attrezzate. E lo dico da milanista... Manca ancora tanto. Per me per vincere lo scudetto è fondamentale come vengono gestiti i momenti negativi. Un momento di flessione arriva per tutti durante un campionato, ecco bisogna vedere come viene gestito quel momento".

Fonseca rischia con una sconfitta contro la Juventus?

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"Non si giudica il lavoro di un allenatore da una vittoria o una sconfitta. Credo che oggettivamente manchino ancora troppo troppe partite. Mi auguro una partita spettacolare che vedranno in tutto il mondo. I nostri concorrenti sono anche gli altri campionati. Per il Milan può dare la consapevolezza di essere una grande squadra. Nel Milan ci sono buoni giocatore. Battere la Juventus darebbe consapevolezza ai rossoneri, così com'è successo dopo il successo nel derby".

Su Reijnders

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"E' un buon giocatore che può diventare importante per il Milan. Sinceramente non me l'aspettavo, mi ha sorpreso positivamente. Il paragone con Rijkaard? E' bravo, ma non farei paragoni con Frankie".

Su Leao

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"Io vedo un giocatore forte, un po' discontinuo. Deve migliorare su questo, ma ha grandi potenzialità. Il giocatore forte ha la pressione, non quelli non forti".

Su Theo Hernandez

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"Il nostro mondo non è abituato a questo. Negli altri sport si lavoro molto di più su questi aspetti psicologici". LEGGI ANCHE: Rinnovo, Reijnders fa sorridere i tifosi del Milan: “Vi posso solo dire che …” >>>

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