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Milan, Ambrosini: “Nessun dubbio su De Ketelaere, acquisto azzeccato”

Stefano Bressi

Ambrosini, che è stato capitano del Milan, ha parlato di tantissime tematiche legate ai rossoneri. Ecco tutte le sue parole.

Ben 17 stagioni con il Milan per Massimo Ambrosini, che è stato anche capitano rossonero e ha vinto tutto più e più volte. Ecco perché non poteva mancare all'appuntamento di ieri dell'anteprima del film di DAZN "Stavamo bene insieme", dedicato al Milan vincente dei suoi anni. Ai microfoni dei giornalisti presenti, Ambrosini ha rilasciato diverse dichiarazioni. Ecco le sue parole.

Sulle similitudini con il Milan attuale: “Noi eravamo coraggiosi ed eravamo ambiziosi. Questa squadra qui ha anche una base solida come avevamo noi: sono ragazzi che hanno gli attributi. Il gruppo nostro era solido e con tanto talento ma, a essere onesti, vivevamo anche un periodo storico per la società e per il calcio europeo che ci ha facilitato nel cammino. Il nostro Milan primeggiava anche in termini di ricavi, adesso il mercato economico è talmente sbilanciato che fare un paragone sarebbe ingeneroso per il Milan di adesso”.

Su De Ketelaere: “Lui del paragone di Kakà non si importa molto. Un ragazzo molto applicato che si è preso il suo tempo per capire dove è capitato e cosa gli viene chiesto. In ogni partita mette sempre qualcosina e continuo a pensare che sia un acquisto stra-azzeccato e che sia un ragazzo forte di testa, di gambe. Non ci devono essere dubbi sul suo acquisto anche se fino ad adesso non ha fatto cose eccezionali”.

Sulle differenze tra la proprietà di Berlusconi e quelle di oggi: “La bravura di Paolo oggi è stata quella anche di compensare ciò che noi avevamo tramite il Presidente Berlusconi: rispetto a noi questa mancanza oggi non si sente tanto. Paolo e Massara si sono divisi i compiti e han fatto sentire la presenza”.

Su Maldini: “Da segnalare il fatto che abbia avuto la capacità di mettersi in discussione. Il passaggio fondamentale l’ha fatto quando ha continuato ad apprendere in un ruolo nuovo e adesso è padrone completo della situazione. Non dimentichiamoci che oltre a quello che dà in termini di carisma e protezione, lui ha scelto i giocatori giusti”.

Sul film: “Bello ricordare ciò che eravamo perché realmente insieme eravamo speciali sia in campo che fuori. È stato complicato mettere insieme tutti ma sicuramente soddisfacente rivedersi in mezzo al campo tutti insieme”.

Sull’euro Derby del 2003: “La partita più tesa di tutta la storia: la rivalità era tanta e la posta in palio enorme. C’era una tensione pazzesca, non girava una foglia".

Sull’assist a Gilardino in semifinale nel 2007: “Quello che io ricordo di quella partita è il riscaldamento: San Siro così lo è stato poche volte. Gente, pioggia, il casino: 70mila persone un’ora prima della partita. Immagine che mi commuove e ce l’ho dentro”.

Sulla finale del 2003: “Mi ricordo la tensione e l’equilibrio della partita. La parata di Buffon su Inzaghi, la traversa di Conte poi. Giocai terzino perché si era infortunato Roque alla fine. Mi ricordo i rigori e l’apoteosi dopo la fine”. Milan, le top news di oggi: ultime verso Empoli. Yonghong Li, nuovo rinvio.