L'ex capitano del Milan, ora opinionista, Massimo Ambrosini è intervenuto in esclusiva a Radio Rossonera durante Lunch Press, la trasmissione delle 13. Per lui diciassette anni in rossonero, in cui ha vinto tutto e di più. Ha affrontato diversi temi. Queste le sue dichiarazioni.
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Milan, Ambrosini: “Può puntare allo Scudetto. Che crescita Tonali”
Ambrosini, ex capitano del Milan, ha parlato di molti temi: dal campionato ai centrocampisti, argomento su cui è un maestro.
Tema Scudetto. Theo è stato il primo a togliere il velo dicendo di puntare allo scudetto. Questa squadra ce la può fare?
"Certo, se non lo è il Milan chi deve esserlo? Parte da un punto diverso da chi dovrebbe essere sullo stesso livello (Inter e Juve) perché parte da una guida tecnica identica allo scorso anno. I giocatori sono più forti e consapevoli, hai perso qualcosina in porta ma hai trovato un portiere forte come Maignan. Non capisco come non debbano puntare allo Scudetto".
Sandro Tonali ha avuto una grande crescita. Cosa gli è scattato?
"Ho avuto occasione di intervistarlo e di vederlo in questi due anni. L’atteggiamento è più sicuro e soprattutto ha vissuto un anno difficile che ha poi portato in campo. L’ha superata anche in un’estate particolare con una situazione contrattuale delicata. Poi è costante, migliora sempre di più. Un complimento va fatto anche al Milan per aver tenuto l’investimento. I giovani vanno aspettati e lo sappiamo ma ci può stare che la società faccia altre valutazioni. Quindi bravi tutti".
E su Kessie? Ieri è stato messo dietro le punte. Può giocare lì quest’anno?
"No, potrebbe giocare a 3 ma non dietro le punte, giusto nelle emergenze con un centrocampo a 3. Kessié deve stare dietro. Il Milan in quella zona manda spesso gli esterni, ci si arriva con il gioco e con altri giocatori".
Chi è il titolare a centrocampo del Milan?
"In questa fase non è detto che le gerarchie siano chiare. Un’ossatura la squadra deve averla ma ci possono essere 2/3 ruoli con rotazioni. A me piacciono le squadre con pochi titolari, non quelle con 20. Nelle grandi partite 8/9 titolari fissi ci devono essere".
E su Daniel Maldini? Pensi possa essere utile un prestito?
"È un discorso che vale per tutti i giovani. Io dopo 2 anni che mi ero allenato con i grandi sono andato a fare la Serie A a Vicenza e sono tornato che ero un altro giocatore. Penso che anche Daniel lo sappia e soprattutto anche Paolo".
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