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INTERVISTE MILAN

Milan, Amoroso: “Chi non è abituato a giocare a Dortmund si impressiona”

Intervistato dai microfoni del canale ufficiale del Milan, Marcio Amoroso ha parlato in vista del match fra i rossoneri e il Borussia Dortmund

Intervistato dai microfoni del canale ufficiale del Milan, Marcio Amoroso ha parlato in vista della sfida fra i rossoneri e il Borussia Dortmund, valido per la seconda giornata della Champions League: "L'atmosfera a Dortmund è particolare, soprattutto perché lo stadio sarà strapieno. Noi lo chiamiamo il tempio del calcio tedesco perché il Signal Iduna Park è uno stadio particolare. Ha un'atmosfera meravigliosa, chi non è abituato a giocare lì o contro il Dortmund si impressiona. Perché i tifosi non smettono di cantare neanche un minuto e sarà difficile".

L'ex giocatore rossonero ha poi continuato: "Però il Milan ha una grandissima squadra, un allenatore che conosce bene i suoi giocatori. Credo che si saranno preparati bene, non avranno difficoltà perché ormai sono abituati a queste grandi partite. Quando si gioca a Dortmund ci sono sempre gli spazi, perché la tattica tedesca è diversa da quella italiana. Se il Milan gioca con aggressività può mettere in difficoltà il Dortmund, ma devono stare attenti".

Su Rafael Leao e Christian Pulisic, invece, Amoroso ha spiegato: "Leao? Un giocatore di grande qualità, assomiglia un po' a me quando gioca sulla fascia sinistra. Un giocatore che mi piace e il Milan ha la fortuna di avere un giocatore che può cambiare le partite. Pulisic è un giocatore che si muove per tutto il campo, difficile da marcare. Credo che sarà accolto bene a Dortmund, perché ha fatto bene e la tifoseria lo stimava tanto".

Infine, Amoroso ha concluso parlando di Adriano Galliani: "Galliani mi aveva contattato tanti anni fa prima di andare a Dortmund, ma la famiglia Pozzo non mi ha ceduto. Quando ho incontrato il Milan con Rui Costa, Inzaghi, Maldini è stato per me un momento importante. Galliani mi ha sempre voluto nel Milan, ha grande stima per i brasiliani e quando ho vinto il Mondiale per club contro il Liverpool nel 2005 mi ha telefonato chiedendomi se avessi la voglia di indossare la maglia rossonera. Io dissi subito di sì e per me è stato un onore aver indossato la maglia del Milan, anche se per poche partite". LEGGI ANCHE: Milan, in programma un incontro per il rinnovo di Maignan >>>



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