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INTERVISTE

Milan, Antonini: “Leao è fondamentale, giocherei con lui e altri dieci”

Fabio Barera

L'ex terzino del Milan Luca Antonini ha rilasciato una lunga intervista in vista del match tra Milan e Tottenham

L'ex terzino del Milan Luca Antonini ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport, in edicola questa mattina, in cui ha toccato molteplici temi, tra cui quello relativo a Rafael Leao, che lui ritiene fondamentale. Di seguito le sue parole.

Milan, le parole di Luca Antonini

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Su Milan-Tottenham del 2011: "Giocammo bene entrambe le partite, in casa però perdemmo 1-0 con un gol di Crouch a dieci minuti dalla fine, un contropiede incredibile da un nostro calcio d'angolo, un gol che ancora oggi non riesco a spiegarmi. A Londra meritavamo invece di vincere e passare il turno, ma Robinho sbagliò due o tre gol praticamente già fatti e terminò 0-0. Uscire un quel modo fu una brutta botta perché non eravamo inferiori al Tottenham".

Sul campionato: "Eravamo forti, come dimostrò poi la vittoria dello scudetto. Però quell'eliminazione fu amara, potevamo andare ai quarti e giocarcela".

Sul 2023 del Milan: "Penso che non basti una partita per superare il periodo difficile, ma sconfiggere il Torino era di fondamentale importanza per ritrovare il sapore della vittoria e provare a lasciarsi alle spalle questo mese complicato".

Su quello che è accaduto al Milan: "Credo sia stato un insieme di cose, dall'aspetto fisico a quello mentale per quanto successo con la Roma e nelle successive gare. Poi si sa, quando la testa non c'è, le gambe non girano. È stato un momento duro, ma ho avuto la sensazione di un ambiente molto unito. Sono sicuro che il Milan tornerà ai livelli a cui ci aveva abituato, perché i giocatori hanno qualità, tecniche e morali. Per esperienza dico che da questi periodi si esce rimanendo sereni: ci vuole calma, non si può superare una crisi in due giorni".

Su Ibrahimovic: "Peccato non sia in lista UEFA per la Champions. Ibra è mancato tanto al Milan, la sua sola presenza porta quella sana pressione sui compagni che aiuta a rendere al meglio. Succedeva nel mio Milan che era comunque ricco di campioni e accade anche adesso. Secondo me non è un caso che il Milan sia tornato a vincere il giorno in cui Ibra è tornato a disposizione".

Su Milan-Tottenham: "Il Tottenham arriva da un pesantissimo ko per 4-1 con il Leicester, non una bella notizia per il Milan. Conoscendo Conte sono convinto che non abbia fatto passare delle belle ore ai suoi giocatori. Credo, e temo, che domani il Tottenham andrà a 300 all'ora".

Sul pericolo principale per il Milan: "Il Milan non deve temere nessuno, soprattutto in casa sua. Però il punto di forza delle squadre di Conte, più che il singolo, è il collettivo. Sarà una partita durissima, ma il Milan dovrà affrontarla con l'atteggiamento che ha avuto per oltre due anni, con la consapevolezza delle sue qualità, portando avanti le proprie idee, al di là del sistema di gioco che utilizzerà".

Sulle scelte Giroud e Leao: "Il francese ha dimostrato per l'ennesima volta di essere un campione a 360 gradi. È un uomo importante per lo spogliatoio del Milan, è un giocatore che si sente, come Ibra, uno di quelli che fa alzare l'asticella ai compagni. Ma contro il Tottenham sarà fondamentale Leao, è il top player di questa squadra. Anche se non è al meglio rimane un giocatore fondamentale, la variabile impazzita che può scombinare tutto. Io non avrei dubbi, giocherei sempre con Leao più altri dieci".

Su De Ketelaere: "Chi arriva dall'estero ha bisogno di tempo. Ricordo Huntelaar: per me era molto forte, mi piaceva, ma non ebbe né fortuna né il tempo per dimostrare le sue qualità. Invece Maldini e Massara hanno puntato forte su De Ketelaere e il Milan lo aspetterà. E poi mi fido di Ibra: se Zlatan dice che ha grandi qualità, io ci credo. Ibra ha visto tanti giocatori e se arriva a dire determinate cose, significa che il belga è davvero forte".

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