In che cosa è cresciuto a Bergamo: «Nella lucidità che metto nel fare le scelte di gioco. Puoi migliorare la tecnica, ma senza lucidità non la sfrutti fino in fondo. Per questo oggi mi sento un giocatore migliore anche rispetto alla mia versione più brillante, quella dell’ultima stagione al Bruges. Anche perché gioco in un campionato sicuramente più duro».
Sulla 'rivincita' con il Milan: «Non ho pensato “Non mi avete capito”, ma certo quando abbiamo battuto il Frosinone non ero così contento, questo sì. Non era una sensazione negativa, però so cos’è il Milan, dunque anche cosa significa batterlo».
Sul Milan e il futuro: «È gennaio, c’è ancora tempo. Oggi penso solo che quel che accadrà non dipenderà soltanto da me e a me hanno insegnato che devo pensare solo alle cose che posso “controllare”: il prossimo allenamento, la prossima partita. E il fatto che sono molto contento di essere qui all’Atalanta». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, no a Buongiorno? Ecco una sorpresa in difesa
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