Sul Milan della prossima stagione strutturato per lottare per Scudetto e Champions League: «Sì, l’obiettivo è quello. La proprietà lavorerà per rinforzare la squadra, in quanto è consapevole dell’importanza di gestire un club come il Milan, per rimanere protagonisti e competitivi. Non dobbiamo essere prevenuti, bisogna pensare che la proprietà ha fatto un investimento importante con la consapevolezza del valore di questa società. Il Milan è un grande club, ha una grande storia e, come ha detto il nostro ad, le ambizioni non cambiano. Dobbiamo impegnarci al massimo per continuare il percorso positivo di questi ultimi anni».
Sulla figura di Zlatan Ibrahimovic per dare continuità al 'milanismo' e fare da collante tra giocatori e società: «La squadra deve essere consapevole che è il motore di tutto. Ogni giocatore ha la responsabilità di vestire questa maglia e il pensiero deve essere quello di dare sempre il meglio in campo. La società li metterà sicuramente nelle condizioni migliori per farlo. Per quanto riguarda la gestione del dopo Maldini, la società si sta già muovendo di conseguenza, mettendo a disposizione tutte le energie e gli strumenti per poter far sì che la squadra lavori serena e abbia l’obiettivo di pensare al campo. La figura di Ibrahimovic, la sua personalità, è sicuramente stata importante in questi anni, ma non so cosa farà in futuro. Il suo addio ha emozionato tutti. Anche il cuore di un duro come lui si è sciolto davanti al grande affetto, meritato, che il popolo rossonero gli ha dimostrato».
Sulla sua idea della nuova riorganizzazione del Milan con un modello americano: «Ho vissuto tante proprietà dopo aver smesso di giocare, con dinamiche diverse, ma credo si debba sempre avere rispetto delle strategie e delle idee che il management vuole portare. L’importante è il bene comune nel nome del Milan. Ogni proprietà può avere le proprie strategie, i propri modelli, ma sicuramente se lavoreremo in sintonia tutti insieme potremo raggiungere gli obiettivi che vogliamo».
Su Gerry Cardinale: «Ho avuto modo di conoscerlo quando è arrivato a 'Casa Milan', e lì, quando abbiamo fatto il giro al museo, ho capito che ha compreso subito l’importanza e la responsabilità che avrebbe avuto per la storia del Milan e per i milioni di tifosi rossoneri. Sono convinto che sappia l’importanza di tenere alti questi colori».
Su Stefano Pioli maggiormente coinvolto nelle scelte di mercato del Milan: «Io credo che Pioli abbia sempre mantenuto un colloquio sereno con la dirigenza del club. Avendo sempre la libertà di esprimere in ogni occasione le proprie idee, anche con Maldini e Massara. Credo che questa relazione si rafforzerà in quanto Pioli conosce meglio di tutti le esigenze della squadra, i giocatori che ha a disposizione e dove ci sia bisogno di migliorare. Potrà essere un valore aggiunto».
Su cosa serve al Milan, sul mercato, per crescere: «Per competere su più fronti è importante avere una rosa più ampia e di qualità. Credo che la società si muoverà di conseguenza, perché la base per fare bene in più campionati c’è».
Sull'analisi dei dati per selezionare i rinforzi di mercato: «I dati sono importanti, ma anche l’aspetto umano e tecnico conta. Ben vengano le novità, specialmente se possono aiutare a sbagliare meno e a raccogliere più informazioni». "Non vuole restare": un big spaventa il Milan >>>
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