Sul suo rendimento
—"Ho fatto vincere i miei allenatori. Uno di questi allenatori era Fabio Capello, che aveva poca pazienza con i difensori. Lui parlava di sicurezza prima di tutto, ci ha detto sempre di essere sempre concreti. Certo dovevamo essere bravi a costruire l’attacco ma la cosa più importante era sempre essere attenti e attenti".
Sul fuorigioco
—"Arrigo Sacchi ha introdotto la difesa alta perché c’erano alcuni grandi vantaggi e perché era nuova, quindi gli avversari non avevano capito. Ora la difesa alta è tornata di moda. È un rischio ma è tutta una questione di tempismo, sapere quando rischiare e quando non rischiare, perché è facile approfittare di un errore".
Sui campioni con cui ha giocato
—"Rivera, Van Basten, Gullit, Rijkaard, Maldini, Savicevic, Weah, Baggio, Donadoni. Non male". LEGGI ANCHE: Milan, Camarda è pronto per il salto? Tattica e ruolo. Fonseca parla chiaro
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