Bojan Krkic, ex calciatore del Barcellona e del Milan, ha parlato dei suoi problemi e dell'aiuto di Ibrahimovic. Le sue parole a La Gazzetta
Bojan Krkic, ex giovane fenomeno e talento del Barcellona, ha giocato anche in Italia con le maglia del Milan e della Roma. L'ex talento ha parlato anche dei suoi problemi e dell'aiuto incredibile ricevuto da Zlatan Ibrahimovic, ex punta del Milan. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.
Sull'aiuto ricevuto da Ibrahimovic: «Se Ibra vi sembra un gigante fisicamente, il suo cuore è molto più grande del suo fisico. Ve l’assicuro. Ricordo che era arrivato al Barça da poco. Eravamo nello spogliatoio, lontani. Mi chiamò e io mentre mi avvicinavo lo vedevo sempre più grande. Mi fece sedere accanto a lui e mi disse: “Tu non ti preoccupare. Finché ci sono qua io ti proteggerò”. E lo diceva sul serio. Mi ha aiutato tantissimo. Ibra è un personaggio mediatico enorme e uno dei migliori attaccanti della storia del calcio, ma è anche una persona di una sensibilità fuori dal comune che in quello spogliatoio in quella stagione al Barça ha dato tantissimo».
Sulla psicanalisi: «Sì, perché è stato fondamentale. Non so se la psicanalisi nel calcio sia un tabù però sicuramente è un tema che ogni calciatore dovrebbe aver la libertà di sperimentare con normalità e senza aver paura di farlo sapere. Perché è come un infortunio, qualcosa che fa parte dello sport e dell’umanità».
Sulla semifinale contro l'Inter e il gol annullato: «Qualcosa che chiaramente avrebbe cambiato la mia vita, in campo e fuori. Però io il giorno dopo all’allenamento avevo le idee chiarissime: perché lamentarmi di una cosa che non potevo cambiare? Il gol fu annullato, bisognava andare avanti».