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MILAN NEWS BRAIDA - Ariedo Braida, ex direttore sportivo del Milan, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di tuttomercatoweb.com. Ecco cosa ha detto: "Il calcio di oggi è un po' falso. Senza pubblico sembra di vedere le partite di allenamento. È un calcio che non mi attira. Entri in campo ed è come andare all’allenamento il giovedì. Manca l’emozione. Stanno recitando tutti. Quando fai gol ti esalti, ma il calcio così non può andare avanti. Spero e mi auguro che questa situazione finisca. Altrimenti finisce la passione per il calcio. Senza la gente allo stadio non so cosa succederà".
Sul coronavirus: "“Il nostro, come altri paesi, è in difficoltà. Siamo sull’orlo del collasso. La gente è senza lavoro, è tutto chiuso. In giro per Milano le strade sono vuote. Mentre parliamo sono in un hotel, non c’è nessuno. Tutto chiuso. È un momento drammatico. È una situazione molto pesante, difficile. Ogni cosa che fai non sembra quella giusta. Poi la ricetta della verità non ce l’ha nessuno, neanche quelli del Governo. I contagi sono tantissimi. Qui o finisce o tutto o si convive, con le dovute precauzioni, con questa situazione. Sento tante persone che conosco e hanno il virus. Per fortuna non stanno malissimo. Ma cosi anch’io il calcio lo vedo distrattamente, quasi come se non mi appartenesse. Stiamo vivendo male questa situazione, tutti: calciatori, imprenditori, medici, tutta la popolazione”.
Su Ibrahimovic: "I veri campioni non hanno età. Lo sono sempre. Giocherà ancora a lungo. Rinnovo con il Milan? È giusto, uno più bravo di lui non lo trovi. Lui fa i fatti, le chiacchiere le porta via il vento".
Sul suo ritorno nel calcio: "Devo ritornare. Lo farò al momento opportuno. Del resto, quando le situazioni si fanno complicate chiamano le persone più esperte. Vale per tutti i campi. Il calcio, come la politica. L’esperienza aiuta".
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