Se ha rimpianti nell'aver lasciato tanti compagni che poi, con Arrigo Sacchi, avrebbero vinto tutto anni dopo: «Ho imparato che non si possono avere rimpianti perché la vita è breve e, presa una decisione, non vale la pena pensare a cosa sarebbe potuto succedere in caso di scelta diversa. Dopo che ho lasciato il Milan, sono andato al Maastricht e poi al PSV Eindhoven, con il quale ho vinto la Coppa Campioni 1987-1988. Non mi è andata male (ride, n.d.r.)».
Sul calcio italiano: «Certo che lo seguo. Grazie a Internet mi diverto a vedere le partite del vostro campionato che è sempre interessante, tattico ed equilibrato. Ci sono squadre che giocano un buon calcio».
Sul suo pensiero sull'inizio di stagione del Milan: «Ha avuto qualche difficoltà, ma ha vinto un derby importante e sabato ha conquistato tre punti pesanti contro l’Udinese. È in corsa per lo Scudetto perché cinque punti di distacco dal Napoli, con trenta giornate da giocare, non sono niente».
Sulla sua favorita per lo Scudetto: «Il Napoli è forte e con Romelu Lukaku come centravanti ha fatto un acquisto importante. Sono convinto che la formazione di Conte resterà in corsa per il titolo fino alla fine. Anche l’Inter e la Juventus non molleranno facilmente, ma il mio cuore è ancora ... rossonero e per questo spero che sia il Milan a vincere il campionato».
Sul Bruges che affronterà oggi il Milan: «Una squadra forte, che però in questo momento ha qualche problema di troppo in difesa. Il Milan può approfittarne».
"Affare Morata. Milan, non so perché De Ketelaere non si sia imposto"
—Su Álvaro Morata, nuovo acquisto del Milan: «Prendendo Morata, il Milan ha fatto un affare perché Álvaro è un campione. Lo ha dimostrato durante tutta la sua carriera e nell’ultimo Europeo, nel quale ha guidato da capitano la Spagna al successo. Sono convinto che si toglierà grandi soddisfazioni anche con il Milan».
Su Charles De Ketelaere, ex Bruges che al Milan non si è imposto, salvo poi ritrovarsi all'Atalanta: «Difficile dire perché in rossonero non si sia imposto. Bisognerebbe conoscere tutte le cose che sono accadute in quella stagione per dare un giudizio. Di certo, De Ketelaere è forte e da quando è andato all’Atalanta lo sta dimostrando. Sono molto felice per lui e per la Nazionale belga».
Sul Bruges a 3 punti e il Milan a 0 dopo due giornate della nuova Champions League: «Se affronti il Liverpool e il Bayer Leverkusen ci sta di portare a casa zero punti, perché gli inglesi sono primi in Premier League e i tedeschi sono reduci da una grande stagione e in casa sono forti. Il Milan ha cambiato allenatore rispetto al passato ed è giusto dare tempo a Paulo Fonseca».
Sulle chance del Milan di qualificarsi per gli ottavi o almeno ai playoff: «Il Milan resta senza dubbio in corsa. Con la classifica unica e otto incontri invece che sei, ci sono ancora tanti punti in palio. Spero che il Milan riesca a qualificarsi alla prossima fase e che in Europa faccia parecchia strada. Come successo due anni fa quando è arrivato in semifinale».
Sul Milan-Bruges che si aspetta oggi: «Spero sia un incontro divertente e me lo guarderò in tv. Il Milan è più forte del Bruges e, se riuscirà a mostrare il suo potenziale offensivo, credo che sia favorito».
Un saluto ai suoi ex tifosi e ai suoi ex compagni del Milan: «Ogni tanto sento Franco Baresi, che è stato il mio capitano ed è sempre un piacere parlarci. Quest’anno spero di venire a San Siro a vedere una gara dei rossoneri per incontrarlo e abbracciarlo di nuovo. Ai tifosi invece dico che sono ancora uno di loro e, come ho ammesso prima, il mio cuore è milanista». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Ecco il mediano che affiancherà Fofana a gennaio >>>
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