"Da uomo, giocatore e tecnico, in fondo è stato sempre così. I loro discorsi, uno accanto all’altro. Claudio si affidava a Stefano per comandare il reparto difensivo. Era il leader silenzioso della squadra, portava sempre a termine il suo compito senza problemi. Vennero anche messe belle basi per la stagione successiva, in cui chiudemmo al decimo posto in A".
Sul momento di forma di Milan e Cagliari: "Parlando del Milan, penso che periodi così siano fisiologici. La squadra ha avuto tanti infortuni, è delusa dall’eliminazione in Champions e sta rendendo meno delle proprie potenzialità. Con il Sassuolo è arrivato il successo, ma a Salerno ha trovato il pari solo alla fine, dopo una gara a lungo dominata. Non si possono subire certe rimonte".
"Il Cagliari, come da pronostico, sta lottando per la salvezza e alterna prestazioni buone ad altre meno positive. I ragazzi ci sono, come dimostrato con la partita ribaltata nel recupero contro il Frosinone. Quello è stato un bel segnale, la mano di Claudio c’è e si vede. Dopo la sua carriera, nessuno avrebbe accettato una sfida così difficile in una piazza a cui è molto affezionato". LEGGI ANCHE: Calciomercato - Il Milan vuole subito Terracciano: il punto | PM News >>>
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA