Giocava praticamente sempre, dall’inizio o da subentrato, ma non aveva troppa continuità. Alternava cose incredibili a errori ingenui. Ricordo due episodi. Il primo, contro la Torres, dove entrò e la ribaltò da solo. Il secondo, in una partita contro la Fermana, dove in quattro minuti prese due gialli. È il classico giocatore con mezzi straripanti dal punto di vista fisico Ha una gamba e un’accelerazione importante. È imprendibile».
«La sua ultima partita con noi fu l’emblema della sua sfortuna. Era uno abbastanza soggetto a infortuni muscolari. Qualche volta l’abbiamo avuto fuori anche per questo motivo. Ricordo la sfida salvezza in casa dell’Ancona. Cambiammo modulo optando per il 3-5-2 con lui seconda punta per andare forte in pressione. Dopo tre minuti rubò palla al centrale avversario e fece un gol incredibile. Poi si stirò andando a esultare sotto i tifosi. Una cosa incredibile. Tra l’altro, so che quell’infortunio gli è costato tanto: ha saltato tutta la preparazione estiva perché è stato operato. Senza dubbio, l’infortunio ha rallentato quell’esplosione che adesso abbiamo visto».
«Gli ho scritto dicendogli che sono molto felice per lui. Spero possa sfruttare questa occasione per crearsi una bella carriera. Se lo merita perché è un ragazzo splendido, sempre solare. A Sestri si faceva voler bene da tutti. Poi, personalmente, tutti gli allenatori sperano che un giorno i propri ragazzi vadano a giocare in Serie A. Non sempre accade, ma non posso far altro che augurargli il meglio».
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