"Ma era davvero il mio sogno: non potevo e non volevo in realtà abbandonare - ha concluso Calabria -. Sembrava un mollare. Lacrime? Sì, sono sempre stato chiuso e immaturo, il piangere può essere d'aiuto. Invece io ho sempre fatto fatica da questo punto di vista. Ma sono anche super determinato ad andare avanti e non mi andava di piangere". LEGGI ANCHE: Milan, 50 milioni per uno di questi attaccanti: il favorito, le seconde scelte >>>
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