Sull'attacco: "Servono giocatori pronti, il che non vuol dire per forza non giovani. Se il Milan cerca genialità serve uno come Zirkzee. Forte e non avrebbe bisogno di abituarsi alla Serie A".
Chi comanda? "Bella domanda, vorrei saperlo anch'io..."
Capello su Leao
—"Ha potenzialità enormi, ma non sai mai che partita giocherà. E questo ti fa salire dei dubbi, mi sembra impossibile che con le sue qualità non ci sia la rabbia e l'agonismo che ci si aspetta. Se si fermano Leao e Theo il Milan perde il 60% della squadra".
Capello su Pioli e l'allenatore del Milan
—Su Pioli: "Pesano tanti fattori, ma i tifosi devono essere riconoscenti con Pioli: ha vinto con merito uno Scudetto ed è arrivato in semifinale di Champions".
Sul nuovo allenatore: "Da luglio Ibrahimovic sarà il capo. Lo conosco, non ce lo vedo a spingere per un profilo, ma più ad accontentare i tifosi. Valuterà bene".
Sulla possibilità di lottare per lo Scudetto: "Me lo auguro. Per il Milan e per lo spettacolo: da due anni la Serie A dura mezza stagione, fino a quando una sola squadra non va in fuga e stravince senza rivali. Non è possibile che la corsa alla Champions diventi l’aspetto più interessante del campionato da febbraio in poi". LEGGI ANCHE: Allenatore Milan. Cardinale accelera, Ibrahimovic alla spallata finale
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