Se le è capitato un momento simile a quello che sta vivendo Fonseca
—«Sì. Specialmente quando sono tornato al Milan nella stagione 97-98: la squadra non era stata costruita da me e soprattutto non vedevo lo spirito giusto».
Su Theo Hernandez
—«Al Milan succedono cose mai viste. Può essere che l’esterno sinistro francese abbia problemi extra-calcio, è in un momento così. Se invece fosse un capriccio sarebbe diverso. Ma la certezza è che non è lo stesso Theo dello scorso anno».
Su Calabria
—«Contro la Stella Rossa non ha aiutato. Come uomo mi sembra a posto, ma come capitano non mi è piaciuta per niente la polemica che ha fatto uscendo dal campo al momento della sostituzione».
Fonseca ha detto: «Voglio giocatori come Camarda e Abraham, pronti a morire per il Milan».
—«E ha completamente ragione, perché è vero che al Milan stanno mancando più giocatori come loro. I giocatori non rendono come dovrebbero, hanno poca voglia. Quando perdono palla non c’è nessuna rabbia nell’andare a recuperarla, nessuna aggressività».
Sul paragone con Pioli
—«Non posso fare paragoni con il passato, anche perché il Milan allenato da Pioli aveva un altro centrocampo rispetto a quello attuale, aveva una qualità diversa. Però sì, l’ex allenatore era riuscito a creare un bel gruppo».
Come si supera la sfuriata?
—«Correndo e aiutandosi tutti a vicenda. Tutti sono in discussione, e la partita contro i rossoblù varrà come test per tutti». LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - L'esperto: "Tonali vuole tornare. Ecco come!"
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