Su un ricordo in particolare: «Forse erano un po’ indisciplinati nello spogliatoio, ma non lo erano in campo, lavoravano con grande attenzione. Gli allenatori stranieri che venivano a vederci in allenamento rimanevano meravigliati per la voglia di lavorare che avevano. È stata la loro forza, la loro bravura».
Su Rafael Leao: «Prima Florin mi si è avvicinato e mi ha detto ‘ho capito che potevo dare di più’. È una bella lezione, era bravo ma si accontentava un po’. Adesso vediamo giocatori in campo che non danno tanto, che si accontentano. Un esempio? Uno comincia con la L ...».
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