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Rafael Leao (attaccante AC Milan), qui durante Fiorentina-Milan 2-1 (Serie A 2024-2025) | News (Getty Images)
Fabio Capello, ex allenatore rossonero, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso del suo intervento al 'Festival dello Sport', evento organizzato a Trento da 'La Gazzetta dello Sport', soffermandosi sul Milan e criticando tanto Paulo Fonseca quanto Rafael Leao, seppur velatamente. Ecco, dunque, le sue parole in merito.
Sul tema rigoristi: «Prima di ogni partita c’era la riunione finale per ricordarsi cosa fare in campo, quindi tutte le marcature, chi tirava i rigori… Allora si sapeva chi tirava i rigori, e quello che veniva scelto li calciava, non c’erano colpi di fantasia»
Su un ricordo in particolare: «Forse erano un po’ indisciplinati nello spogliatoio, ma non lo erano in campo, lavoravano con grande attenzione. Gli allenatori stranieri che venivano a vederci in allenamento rimanevano meravigliati per la voglia di lavorare che avevano. È stata la loro forza, la loro bravura».
Su Rafael Leao: «Prima Florin mi si è avvicinato e mi ha detto ‘ho capito che potevo dare di più’. È una bella lezione, era bravo ma si accontentava un po’. Adesso vediamo giocatori in campo che non danno tanto, che si accontentano. Un esempio? Uno comincia con la L ...».
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