Su Giroud e Rafael Leao che non segnano da tempo e il non aver preso un rinforzo in più davanti nell'ultimo mercato estivo: «È un problema. Ma più ancora che da Giroud, il Milan è sinistra-dipendente. Si appoggia tanto su quella fascia e sulle giocate di Theo Hernández e Rafa. E il problema ora è che anche Theo non cambia ritmo come ci ha abituato a fare. Leao è così, indolente ma anche unico con capacità di strappo e di dribbling. Deve migliorare sotto porta, nella precisione del tiro. Quest’anno deve rivedere anche i cross, negli anni scorsi era più attento. Ma sul fatto che possa mancare un giocatore non mi intrometto. Ho letto che il mercato è stato fatto in collaborazione con l’allenatore e mi basta».
Sulla difesa del Milan crollata sotto i colpi di Kylian Mbappé: «E’ un giocatore troppo difficile da marcare perché ha tecnica e una grandissima velocità di esecuzione, sa rubare il tempo come pochissimi altri. Ma è vero che accettare tanti uno contro uno con giocatori così significa quantomeno esporsi al rischio». Mercato Milan: attacco, lo scambio che fa felice Pioli >>>
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