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L'intervista di Fabio Capello (ex allenatore AC Milan) a 'La Gazzetta dello Sport' sul momento dei rossoneri | Milan News (Getty Images)
Fabio Capello, ex allenatore del Milan, ha parlato a 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola del delicato momento dei rossoneri di Stefano Pioli. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Sui motivi delle tre partite giocate dal Milan in Champions League senza segnare: «Prima va fatta una distinzione. Nelle prime due gare la squadra non ha sfruttato le occasioni create, ha costruito le sue chance e poi le ha sbagliate. Dipende dalla tecnica del calcio o del colpo di testa, non da altro. A Parigi invece non è entrata quasi mai in area. Una sola volta si è trovata davanti al portiere avversario con Christian Pulisic che poi non ha fatto la scelta giusta, ha cercato più il gol facile con il passaggio centrale a Olivier Giroud invece che tirare. Ma lo stesso Pulisic si era trovato lì grazie a un rinvio lungo di Mike Maignan. Bene sfruttare il lancio del portiere ma non può certo diventare una strategia, non esiste».
Su Giroud e Rafael Leao che non segnano da tempo e il non aver preso un rinforzo in più davanti nell'ultimo mercato estivo: «È un problema. Ma più ancora che da Giroud, il Milan è sinistra-dipendente. Si appoggia tanto su quella fascia e sulle giocate di Theo Hernández e Rafa. E il problema ora è che anche Theo non cambia ritmo come ci ha abituato a fare. Leao è così, indolente ma anche unico con capacità di strappo e di dribbling. Deve migliorare sotto porta, nella precisione del tiro. Quest’anno deve rivedere anche i cross, negli anni scorsi era più attento. Ma sul fatto che possa mancare un giocatore non mi intrometto. Ho letto che il mercato è stato fatto in collaborazione con l’allenatore e mi basta».
Sulla difesa del Milan crollata sotto i colpi di Kylian Mbappé: «E’ un giocatore troppo difficile da marcare perché ha tecnica e una grandissima velocità di esecuzione, sa rubare il tempo come pochissimi altri. Ma è vero che accettare tanti uno contro uno con giocatori così significa quantomeno esporsi al rischio». Mercato Milan: attacco, lo scambio che fa felice Pioli >>>
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