Al Milan ci sono stati alcuni problemi che sembrano di natura disciplinare. Può essere lui il “sergente” giusto per riportare ordine in rossonero?
“Senza dubbio. Per lui l’esigenza di lotta, spirito di sacrificio, rigore e disciplina sono caratteristiche imprescindibile, che richiede agli atleti di mettere in pratica. È un allenatore molto esigente”.
Un giocatore come Leão, fortissimo ma spesso incostante, potrebbe finalmente trovare questa continuità con Conceição?
“Per me sarà il dubbio più grande. Riuscirà a conquistare Leao e riportarlo al suo livello? Non lo so. Di una cosa sono sicuro: se Leão non si impegna sia in attacco che in fase difensiva come vuole Sérgio, Leão perderà il suo posto in squadra”.
Pensa che sia un grande allenatore?
“Penso che sia un allenatore molto competitivo, non gli piace per niente perdere, davvero: si sente proprio male a livello personale quando non vince, non è di buon umore. E penso che potrebbe essere l’allenatore giusto per recuperare il Milan. Non in campionato perché penso che il Milan non possa ormai più vincere lo scudetto. Ma credo che riporterà al Milan la voglia di lottare e vincere”.
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