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Daniel Maldini (attaccante AC Monza) | Serie A News (Getty Images)
Durante la trasmissione sportiva "Viva el futbol", l'ex calciatore e ora opinionista, Daniele Adani, ha espresso la sua opinione sulla decisione del Milan di cedere Daniel Maldini, giovane promessa del calcio, al Monza a parametro zero. La questione ha suscitato un acceso dibattito, e Adani non ha esitato a commentare duramente la scelta del club rossonero, puntando il dito su un aspetto che ha ritenuto particolarmente negativo. Ecco, di seguito, le sue parole:
“Come mai Daniel Maldini va via a zero dal Milan? Col contratto non in scadenza, va al Monza a zero. Ora, lui ha una clausola per i club italiani di 12 milioni. Non è niente, per un 2001 italiano. Può andare in un club italiano per 12 milioni, 50% il Monza e 50% il Milan, ok, ma al Monza ci va a zero. E ora io vi dico, è una mia convinzione, una mia opinione, Daniel va via a zero dal Milan perché si chiama Maldini e questo lo trovo schifoso. Perché questa è la verità. Perché io Milan non lo do mai via a zero”.
La cessione di Daniel Maldini al Monza a parametro zero ha sollevato un ampio dibattito che, al di là delle motivazioni tecniche ed economiche, tocca corde più profonde legate alla storia e all'identità del Milan. Le parole di Daniele Adani, dure e provocatorie, mettono in luce un aspetto che spesso viene trascurato nelle trattative di mercato: la dimensione simbolica e affettiva che accompagna ogni scelta, soprattutto quando in gioco c'è un cognome pesante come quello di Maldini. LEGGI ANCHE: Real Madrid-Milan, Sacchi apre il cassetto dei ricordi: le sue parole >>>
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