De Paola continua: «E Pioli avrebbe dovuto considerare le ripercussioni psicologiche di un risultato eccessivamente negativo. Così come le vittorie aiutano a crescere, le sconfitte pesanti creano inquietudini, determinano insicurezze, producono guasti perché possono cancellare le certezze e i progressi compiuti in precedenza. Non ci si consegna in questo modo all’avversario principale. Eppure i segnali c’erano stati. Il Milan è stato fin dall’inizio del campionato in equilibrio fra la splendida sorpresa e la fragorosa delusione. Una magia ne ha accompagnato i primi passi, ma è stato un male adagiarsi su questi con l’enfasi dell’impresa. Bagliori eccessivi e distorcenti. Soprattutto andavano colti i segnali di qualcosa che doveva ancora compiersi. Troppa euforia ha accompagnato vittorie che andavano seguite come passi di crescita e non come manifestazioni di potenza». LEGGI ANCHE: Il commento di Prandelli sul derby tra Inter e Milan
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