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Di Gennaro: “Pioli può fare un grande Milan. Leao potenziale top player”

intervista Di Gennaro AC Milan
Antonio Di Gennaro ha parlato del Milan nell'intervista rilasciata in esclusiva a 'Tuttosport'. Ecco le sue dichiarazioni sui rossoneri
Daniele Triolo Redattore 

Antonio Di Gennaro, ex centrocampista in Serie A nonché ex vice-allenatore del Milan nel 2001, quando c'era Fatih Terim in panchina, ha parlato dei rossoneri in esclusiva per 'Tuttosport' oggi in edicola. Ecco, dunque, le dichiarazioni dell'attuale commentatore tecnico per 'RaiSport'.

«Inter e Milan sono quasi alla pari», ha esordito. La differenza per entrambe potrebbe un attaccante. Perché al Milan manca ancora un vice di Olivier Giroud. «Adesso di punte di livello non ce ne sono in giro e non puoi andare a spendere 40-50 milioni per un giovane. E poi oggi diventa complicato spenderli senza una nuova uscita …».


Milan, le dichiarazioni di Di Gennaro sul calciomercato e non solo

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Su Giroud e il nuovo arrivo Noah Okafor: «Giroud è sempre una garanzia, Okafor è un attaccante diverso, di movimento, un giocatore capace di creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti. Ma ricordiamoci anche di Christian Pulisic: anche lui sa fare gol».

Sull'offerta dall'Arabia Saudita per Rafael Leao che non è arrivata: «In un mercato drogato, dove non c’è criterio di spesa dico di si, me la sarei aspettata. Ma credo che Leao abbia deciso di restare al Milan per Paolo Maldini. Questo non vuol dire che il management di oggi sia da meno. Ma Leao, Mike Maignan e Theo Hernández hanno proseguito il progetto Milan perché c’era una figura importante come Paolo. Se arrivasse ora un'offerta. sarebbe difficile dire di no perché oggi più che ieri il denaro ha preso il sopravvento su tutto …».

Sugli arabi che forse non considerano ancora Leao un top player: «È sulla strada per diventarlo. Quest’anno può migliorare ancora, può consacrarsi. Non si può fermare uno come lui. Un giocatore del suo livello deve trovare la continuità, la forza per crescere sempre. Ha delle doti stratosferiche. Per me è nel pieno della sua maturità anche tattica… Lui fa cosa che gli altri non fanno: ha la capacità fisica abbinata alla tecnica. Lui quando vuole è fenomenale».

Sulla scelta di Leao di indossare la maglia numero 10 del Milan: «Per me vuol dire avere personalità. Il 10 è per tutti il numero più importante, quello più rappresentativo. Lo ha indossato gente come Dejan Savicevic, Manuel Rui Costa, come Gianni Rivera. Vuol dire che vuole incantare. Ha acquisito mentalità e personalità. Ha preso il 10 perché ha capito che vuole fare la differenza …».

Su Samuel Chukwueze gemello di Leao: «Un giocatore come Chukwueze a destra mancava proprio. Saltare l’uomo in velocità nell’uno contro uno è fondamentale nel calcio di oggi. Se riesce a sfruttare subito il suo gioco vuol dire che il Milan ha acquisito un grande giocatore proprio come Leao ...».

Di Gennaro sul nuovo Sandro Tonali nel Milan: «Può essere Ruben Loftus-Cheek per forza fisica, inserimento, tiro da fuori. Ma i paragoni sono sempre difficili».

Su quanto mancheranno Maldini e Zlatan Ibrahimovic nello spogliatoio: «A volte può bastare uno sguardo, una parola, un semplice consiglio per capire cosa fare, per imparare qualcosa di nuovo. Lo dico sempre: i giocatori simbolo sono fondamentali. Poi a volte possono oscurare i padroni o qualcuno che non vuole queste figure perché possono, secondo loro, andare a sminuire gli altri. Ma non è così: sono un valore aggiunto».

Su Stefano Pioli nel ruolo di manager all'inglese: «Stefano è un allenatore, poi è normale che possa incidere anche sulle scelte di mercato. Come lo ha fatto fino a quando c’erano Maldini e Frederic Massara. Il lavoro però di Pioli è quello sul campo. È lì che lui viene giudicato …».

Su Pioli che, con queste mansioni, avrà qualche responsabilità in più: «A me sembra normale che l’allenatore, in sintonia al management, debbano decidere. La sinergia con la società è fondamentale. Ora certamente Pioli è ancora più una figura di riferimento per questa società, è il tecnico che ha riportato il Milan a certi livelli. E ora il club vuole alzare ancora l’asticella anche se lo scorso anno si è raggiunta la semifinale di Champions League».

Su Pioli che, in questa stagione, deve dare qualcosa in più al Milan: «Dopo l’addio di Tonali sono arrivati giocatori funzionali al suo modo di giocare. Ora ha varie alternative, ha centrocampisti che possono arrivare al gol, esterni che sanno creare superiorità numerica. Ha tutto per fare un grande Milan». Liverpool su Maignan: cifre e condizioni del Milan >>>

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