INTERVISTE

Di Gregorio: “Magni mi ha aiutato tanto, veniva dal Milan”

Redazione
Michele Di Gregorio ha parlato della sua carriera, ripercorrendo le tappe che lo hanno portato al successo: presente un accenno al Milan

In un'intervista esclusiva ai microfoni di SportItalia, Michele Di Gregorio ha parlato della sua carriera, ripercorrendo le tappe che lo hanno portato al successo. Nel corso della conversazione, ha fatto anche un accenno al Milan. Ecco, di seguito, le sue parole.

La carriera alla Juventus

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“Sicuramente un po’ tutto è cambiato, dalle strutture al modo di lavorare, passando per gli obiettivi e le pressioni. E’ una sfida, un’esperienza che, anche se sono passati pochi mesi, posso definire bellissima. Credo che, essendo una squadra molto giovane e con tanti innesti nuovi (siamo la seconda più giovane del campionato) siamo sulla strada giusta, lavoriamo in una certa maniera, seguendo quello che ci dice il mister. Ci sono tante squadre davanti in pochissimi punti, noi siamo tra quelle; penso che, per adesso, il bilancio sia positivo”.

Sulla Champions

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“Guardando un po’ il percorso fatto fino a oggi, abbiamo 7 punti. Siamo a metà di questa grande classifica del nuovo format; siamo ampiamente in corsa, come detto per il campionato"

Il paragone con Peruzzi

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“Credo che sia un paragone più a livello di caratteristiche. E un po’ magari anche estetico, non essendo troppo alti e con una fisicità importante. Mi fa molto piacere, Peruzzi è stato un portiere incredibile


Sulla Nazionale Italiana

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“Sono molto felice per la prima chiamata perché come da bambini si sogna di giocare in A e in Champions, si sogna anche di vestire la maglia azzurra. La prima convocazione era un obiettivo, così come sarà un obiettivo riuscire a entrare nel gruppo e rimanerci il più a lungo possibile”.

Dalle giovanili dell'Inter al passaggio al Monza

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“Tornassi indietro rifarei tutte le scelte che ho fatto perché mi hanno formato sia come calciatore che come uomo partendo appunto dalla C dove comunque ti scontri con realtà molto diverse da quelle che sei abituato ad affrontare nel Settore Giovanile. Quindi ti formano davvero tanto. E il fatto di aver fatto un percorso dove ho sempre ambito a giocare, non mi importava dove e in che categoria, mi ha aiutato nel minutaggio, nello sbagliare e migliorarmi. Quindi si, rifarei tutto. Monza? Quattro anni molto belli, quattro anno vissuti con un obiettivo che era quello di andare in Serie A. Ed esserci riusciti è stato emozionante sia personalmente che per tutto il mondo Monza, per la presidenza. E’ stato veramente bello e anche i due anni in Serie A sono stati molto difficili, perché l’impatto con la Serie A è sempre differente. Però ci siamo tolti delle soddisfazioni, quindi, per me, sono anni che porterò con me per sempre”.

Il rapporto con Magni, preparatore ex Milan

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“Ma a livello di preparatori credo di essere stato comunque fortunato, di aver incontrato preparatori diversi l’uno dall’altro, ma da cui ho potuto estrapolare qualche dettaglio o qualche concetto diverso. Un po’ tutti. Sicuramente essermi allenato due anni con Magni mi ha aiutato perché lui arrivava da una società grande come il Milan e aveva già lavorato con portieri come Donnarumma. E anche lui mi è stato di grande aiuto. La parata? La prima che mi viene in mente adesso che sono qua è proprio in Juve-Monza quella su Di Maria. La ricordo con piacere”.