L'ex giocatore del Milan, Roberto Donadoni, ha parlato dei rossoneri, del momento, e del trequartista Charles De Ketelaere. Ecco le sue parole a Tuttosport.
INTERVISTE
Milan, Donadoni: “De Ketelaere deve dimostrare il suo reale valore”
Su Milan-Atalanta: "L’Atalanta, come il Milan, si gioca un posto per tornare in Europa".
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Sulla corsa Champions: "Il posto Champions se lo giocano tutte le squadre sotto il Napoli. Non sono poche e non c’è niente di scontato. Perdi una partita, ti capita un periodo no come è già successo al Milan e rischi di restare fuori".
Sul Milan di oggi: "Ha ricominciato a fare risultati. Ma in campo internazionale ci vuole ancora qualcosa di più per poter raggiungere certi traguardi".
Sul Milan dell'inizio del 2023: "Nell’arco di una stagione può capitare di vivere un momento di difficoltà, anche perché il Milan ci aveva abituato ad altro. L’importante è capirlo quanto prima, rendersene conto e tornare a essere una squadra. Perché il Milan prima di tutto è squadra. Un gruppo che non può vivere di individualità, ma che deve sempre ragionare da squadra. E se tutta la squadra risponde in un certo modo può pensare di continuare a fare certi risultati".
Su De Ketelaere: "È un giocatore che deve dimostrare ancora il suo reale valore, sicuramente il primo impatto non è stato positivo. Tutti quanti si aspettano di vedere il suo valore anche in virtù dell’investimento che la società ha deciso di fare su di lui. Un investimento importante, che ha preso una buona fetta delle disponibilità che il Milan aveva sul mercato. Però quando si parla di ragazzi giovani, che soprattutto non sono cresciuti in Italia e che vengono da fuori, non è sempre così facile. Poi i giocatori che arrivano dal Nord Europa hanno caratterialmente meno affinità ad adattarsi velocemente al nostro calcio, al nostro campionato. Bisogna avere pazienza. Bisogna averla assolutamente, se non si vuole bruciare un calciatore e un investimento di tale portata".
Sui suoi errori sotto porta: "Fare un gol può darti morale, fiducia quando magari l’hai persa. Significa darti maggior sicurezza e avere la possibilità di tirare fuori dal punto di vista mentale qualcosa in più. Quelli che finora non ha segnato fortunatamente non sono stati determinanti, sono stati errori che non sono costati la vittoria, sennò in questo caso sarebbe stato più difficile a livello mentale".
Su un consiglio a De Ketelaere: "Il Milan sa che giocatore è andato a prendere e non possono bastare cinque-sei mesi per pensare di trarre già delle conclusioni. E poi c’è già stato l’esempio di Tonali. Quindi aspettarlo è inevitabile". Pioli arriva a 800 panchine: ecco la storia dell’allenatore del Milan
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