Intervistato a Sky Sport, Alessandro Florenzi, difensore del Milan, ha parlato del momento che vivono i rossoneri di Sergio Conceicao, ma non solo. Il classe '91 ha toccato anche altri temi, come il gruppo, gli obiettivi in questo finale di stagione e la nazionale. Ecco, di seguito, le parole di Florenzi.


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Milan, Florenzi: “Le critiche? Non parlavano da 4 anni. Ecco cosa ci manca”
Sulla squadra e i suoi compagni: "Io mi fido sempre del Milan, conosco quello che sono i giocatori del Milan e li reputo molto forti. Dobbiamo tapparci le orecchie, è normale che tutti parlino di noi visto che non andiamo bene. Sono stati zitti quattro anni, avevano tanti arretrati e ora parlano tutti male di noi, visto che siamo noni: non è una novità per me, magari per qualcuno sì".
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Sugli obiettivi da qui a fine stagione: "Noi dobbiamo dare tutto e basta, uscire dal campo senza rimpianti. Il derby é lontano, pensiamo al Napoli. Per vincere hai bisogno di alcuni fattori e uno di questi è il gruppo, poi c'è la qualità, e nell'anno dello Scudetto secondo me ce n'era di meno. Siamo tanti e forti. Se metti o metti l'altro, non cambia nulla. Forse la cosa che è mancata è l'esperienza".
Sulla sfida al Napoli: "È una gara che può darti tanto e toglierti tanto. Sta facendo grandissime cose e si gioca lo Scudetto: sembra anormale dirlo, ma io vorrei vedere dal Milan una continuità di prestazione, vorrei vedere una squadra, come nelle ultime due partite. Poi il risultato potrà essere sconfitta, pareggio o vittoria".
Sulle difficoltà della stagione: "Abbiamo iniziato con un allenatore diverso rispetto agli ultimi 5 anni, dopodiché ci sono state scelte che hanno portato a un altro allenatore. Ovvio che con queste situazioni non è mai facile, soprattutto per un gruppo giovane come il nostro. Non deve essere una scusa o un alibi: si vince tutti e si perde tutti, vuol dire che tutti hanno le responsabilità quando succede qualcosa che non va. Allenatore, giocatori, società".
Sull'obiettivo quarto posto: "Possiamo puntare al quarto posto, ovvio che è difficile e dobbiamo pensare a quello, partita dopo partita. Dobbiamo giocare veramente come se fosse una finale e non con le chiacchiere. Siamo stati molto bravi a chiacchierare quest’anno ma dobbiamo fare di più con i fatti".
Sulla Nazionale: "Abbiamo un allenatore formidabile, un sacco di giocatori veramente forti. A me Barella fa impazzire, per me è un giocatore incredibile ma come persona è anche meglio".
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