Però è evidente che se Fonseca, che voglio dire, non ha cominciato ieri ad allenare, una persona adulta, intelligente, sente il bisogno di urlare, senza urlare, ma insomma, anche dette a bassa voce queste parole sanno di tono molto alto, perché il contenuto è un contenuto alto, pesante, duro, e poi il giorno dopo non ci sono confronti, non ci sono dirigenti, a me suona strano obiettivamente. È particolare, non solo per il Milan, ma per ogni società in generale potremmo fare questo discorso. È molto singolare che accada una cosa del genere.
Da un lato secondo me Fonseca si è anche preso un rischio perché è evidente che non ha fatto nomi, però poi in questi casi quando un uomo guida dice certe cose, chi si sente chiamato in causa sa a chi si sta riferendo Paulo Fonseca. Però voglio dire che c'è anche il rischio concreto che buona parte della squadra gli si rivolti contro. È stata secondo me una dichiarazione coraggiosa, ma anche allo stesso tempo ingenua per certi versi, proprio perché sa di correre qualche rischio.
Detto ciò, io credo che lui stia lavorando con mille difficoltà in questa sua prima stagione al Milan, non nella situazione ideale, proprio per una società che ci lascia un pochino perplessi, anche Fonseca avrebbe potuto fare qualcosa di meglio. Non voglio creargli degli alibi, perché anche Fonseca ha commesso degli errori perché il Milan è troppo in ritardo rispetto alla squadra che ha in campionato, mentre in Champions la classifica è assolutamente confortante.
Quindi anche lui è stato protagonista di qualche sbaglio, però mi sento di dire che a me non sembra che lui stia lavorando in condizioni normali per fare bene". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Bondo, due notizie negative per Ibra e Moncada >>>
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