Sul malcontento generale
"La situazione è più complessa, più ampia e riguarda la squadra che anche per gli infortuni è incompleta ma non solo. Il centravanti al posto di Giroud non c'è: non lo è Abraham, non lo è Morata che è un professionista esemplare ma le caratteristiche non sono adatte per una squadra che vuole esser grande come il Milan. Manca la leadership perché Giroud e Kjaer che erano leader non ci sono e nello spogliatoio si vede. La squadra sbanda nell'impostazione mentale".
Sulla società
"I problemi sono anche in tribuna, cioè in società. Al momento che c'è la comunicazione dello spostamento del debito la reazione dei tifosi assomiglia a una rivolta. Il discorso è semplice: quando uno chiede un prestito vuol dire che i soldi per pagare subito non ci sono. E il fatto che Cardinale abbia messo un anticipo dilazionando il pagamento significa che Cardinale non era in grado di pagare immediatamente quel che c'era da pagare alla scadenza. Altrettanto vero che le operazioni di questi americani sono tutte orientate alla costruzione dello stadio e i tempi sono quelli che sono, pertanto l'operazione è orientata anche nella prospettiva di un imprenditore che vuole continuare a investire, altrimenti si sarebbe tirato indietro adesso. Se tu chiedi un prestito con interessi così alte le soluzioni sono due: o guadagni tanto di più, ma come? Oppure vendi tanto i giocatori. Altrimenti non si capisce come puoi arrivare a restituire i soldi che adesso non hai".
Sui tifosi
"I tifosi sono tutti arrabbiati, perché sembra quasi che l'agonia sia stata prorogata di qualche tempo. Atteggiamento comprensibile da parte dei tifosi che però non si possono svegliare all'improvviso senza sapere cosa c'è dall'altra parte. Se il fondo Elliott è costretto a tenersi il Milan non è che sia necessario tenersi il Milan in un certo modo. Non è una soluzione semplice, credo che sia necessario compattare se non altro l'umore. Al Milan non è possibile vedere tutto nero. Anche perché Fonseca che scansa un'altra volta l'ultima spiaggia e si parlava del suo sostituto. Ma Fonseca merita una considerazione che non può essere diametralmente opposta a quella di Thiago Motta che ha due punti in più in classifica e fa meno bene in Champions. Serve comprensione in un momento di difficoltà. Certo, la società è troppo egoista e guidata dal re degli egoisti: Ibrahimovic. La squadra è piena di difetti, la disciplina è quella che è e l'allenatore è solo. E in questa situazione cosa devono fare i tifosi? L'atteggiamento più corretto è quanto meno aspettare. E incentivare qualche movimento e miglioramento. Con Fonseca? Ho qualche dubbio. Però una cosa è sicura: il colpevole è anche Fonseca, ma non l'unico".
"I problemi sono anche in tribuna, cioè in società. Al momento che c'è la comunicazione dello spostamento del debito la reazione dei tifosi assomiglia a una rivolta. Il discorso è semplice: quando uno chiede un prestito vuol dire che i soldi per pagare subito non ci sono. E il fatto che Cardinale abbia messo un anticipo dilazionando il pagamento significa che Cardinale non era in grado di pagare immediatamente quel che c'era da pagare alla scadenza. Altrettanto vero che le operazioni di questi americani sono tutte orientate alla costruzione dello stadio e i tempi sono quelli che sono, pertanto l'operazione è orientata anche nella prospettiva di un imprenditore che vuole continuare a investire, altrimenti si sarebbe tirato indietro adesso. Se tu chiedi un prestito con interessi così alte le soluzioni sono due: o guadagni tanto di più, ma come? Oppure vendi tanto i giocatori. Altrimenti non si capisce come puoi arrivare a restituire i soldi che adesso non hai".
"I tifosi sono tutti arrabbiati, perché sembra quasi che l'agonia sia stata prorogata di qualche tempo. Atteggiamento comprensibile da parte dei tifosi che però non si possono svegliare all'improvviso senza sapere cosa c'è dall'altra parte. Se il fondo Elliott è costretto a tenersi il Milan non è che sia necessario tenersi il Milan in un certo modo. Non è una soluzione semplice, credo che sia necessario compattare se non altro l'umore. Al Milan non è possibile vedere tutto nero. Anche perché Fonseca che scansa un'altra volta l'ultima spiaggia e si parlava del suo sostituto. Ma Fonseca merita una considerazione che non può essere diametralmente opposta a quella di Thiago Motta che ha due punti in più in classifica e fa meno bene in Champions. Serve comprensione in un momento di difficoltà. Certo, la società è troppo egoista e guidata dal re degli egoisti: Ibrahimovic. La squadra è piena di difetti, la disciplina è quella che è e l'allenatore è solo. E in questa situazione cosa devono fare i tifosi? L'atteggiamento più corretto è quanto meno aspettare. E incentivare qualche movimento e miglioramento. Con Fonseca? Ho qualche dubbio. Però una cosa è sicura: il colpevole è anche Fonseca, ma non l'unico".
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